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Il lavoro che cambia
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Newsletter Lavoro 15 ottobre 2020
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Ciao!
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Se c'è una cosa che sto facendo molto intensamente in questo periodo è lavorare, ossia fare sessioni di coaching con i miei clienti; oltre a questo, sono entrata in un turbinio di pensieri e di riflessioni che una volta tanto hanno a che fare con il mio lavoro - cosa sta funzionando e cosa no, cosa mi piace fare e cosa no (non più), cosa mi da soddisfazione e cosa no... insomma, tanti temi di cui parlo quotidianamente con i miei clienti, appunto.
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Come sempre questa riflessione è per gran parte nella mia testa, ma poi evito di lasciarla lì e basta, quando ho raggiunto un limite esco a cerco di confrontarmi con chi - come me - lavora in proprio, e quindi non ha uno staff a cui chiedere cose, attività, riflessioni, analisi. No, faccio tutto io qui :-)
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Tutto è partito da un workshop sulla pianificazione tenuto da Micaela Terzi, all'interno del Mentoring Club di cui faccio parte, e che ha come pay off "Per non sentirsi soli", perché soli un po' lo siamo nella gestione del nostro piccolo business, e invece ogni tanto basta tirare fuori un tema davanti a un caffè e le cose sembrano molto meno gravi, o molto meno difficili, o decisamente diverse da quello che pensavi.
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Avevo già cominciato a ragionare su alcune cose durante le vacanze, ma poi avevo lasciato un po' perdere visto che ero, appunto, in vacanza. Però puntuali quei pensieri sono tornati a galla una volta ricominciato a settembre: ma questa cosa, mi piace davvero? Come mi fa sentire? Quanto mi fa guadagnare? Quanta soddisfazione ne traggo? E se decido di smettere di farla, che cosa succederà? (seguono pensieri catastrofici sul mio biz, che vi risparmio).
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La verità, e lo so bene, è che per fare entrare cose nuove bisogna lasciar andare quelle che non ci vanno più bene, come nell'armadio, come in casa: o fai spazio, o non puoi mettere un altro mobile, no? Poi ti dispiace, forse ci eri affezionata, però dai, vuoi mettere con quello nuovo, molto più bello e funzionale? Quello vecchio andava bene prima, le circostanze erano diverse, ma adesso non più.
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Ecco anche nel biz funziona così: senti che devi fare spazio, lasciar andare, per fare altro, ma comunque lasciare la via vecchia per la nuova... è dura!
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L'esito di queste mie elucubrazioni è dunque il seguente; ho deciso di:
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1) sospendere il servizio "Un curriculum inconfondibile"
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2) sospendere il servizio "Riparti da Linkedin"
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Non prenderò più, quindi, clienti che richiedano questi servizi.
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Fino a quando sono sospesi? Fino a quando avrò terminato le mie riflessioni (quindi la vera risposta è: non lo so!)
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prima di tutto perché sono una coach ed è quello mi piace fare, mettermi accanto alle persone nel loro processo di cambiamento e offrirgli un'altra prospettiva:
in secondo luogo perché trovo molto più sensato redigere o modificare un curriculum al termine di una lavoro più ampio sulla persona con cui lavoro, un lavoro che abbia ad oggetto tanti aspetti che inevitabilmente nel servizio di revisione del cv non possono essere presi in considerazione.
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La pura revisione del cv funziona solo se uno ha già le idee chiare su tutta una serie di aspetti, e ne ho avuti di clienti così (soprattutto uomini, a onor del vero). Ma nella maggior parte dei casi mi sono capitate persone che erano confuse, non sapevano bene dove volevano andare a parare con questo nuovo cv, e lì la faccenda diventa pericolosa, perché se sei confuso, non hai le idee chiare, il cv non ti porterà dove vuoi e a fare quello che vuoi - proprio perché non ti è chiaro quello che vuoi!
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E' una decisione che non ho preso a cuor leggero, e che ho meditato, ma ciò nonostante è stata faticosa: lasciar andare è sempre faticoso (l'ho già detto?)! Ma è presa.
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E fare spazio vuol dire soprattutto lasciare un vuoto che può essere riempito da qualcos'altro, di cui forse c'è già un bagliore, un sentore, ma di cui è ancora troppo presto parlare.
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In queste settimane sto lavorando e ho incontrato persone molto giovani, tra i 28 e i 35 anni (forse anche più giovani) e la domanda che mi è stata posta con più frequenza è stata: ma sono ancora in tempo per cambiare idea? Non sarò troppo vecchia/o?
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A parte sgranare gli occhi (vecchi*??? A 30 anni??? WTF?!?!), la mia risposta è stata sempre: no, non sei troppo vecchia/o!!!
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Per un discorso un po' più articolato, che parte dalla mia personale esperienza, puoi guardare questa intervista che ho fatto prima dell'estate con la mia MasterCoach Francesca Zampone: la trovi qui.
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Chi sono
Sono una Job coach e una Life coach: il mio lavoro consiste nell'aiutare le persone a essere soddisfatte e felici di quello che fanno e di quello che sono, aiutandole a trovare una nuova strada, sul lavoro e nella vita.
Perché la strada giusta c’è, per ognuno di noi. A volte però abbiamo bisogno di qualcuno accanto che faccia il tifo per noi, ci aiuti nella ricerca, ci suggerisca come fare per trovarla: quella sono io.
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Cosa posso fare per te
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Per ottenere dei risultati che rendano soddisfatti del proprio lavoro ci sono tanti modi, ma tutti prevedono delle serie e approfondite riflessioni su ciò che vogliamo.
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Il percorso di coaching prevede sempre un incontro conoscitivo e gratuito, che non comporta alcun impegno e che ci serve per capire se possiamo lavorare bene insieme, se ci troviamo, se posso esserti davvero d'aiuto.
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Se hai dei dubbi di qualsiasi genere, o se vuoi semplicemente vedermi in faccia e fare due chiacchiere per capire chi sono e come lavoro, o ancora vuoi capire se il coaching fa per te, l'incontro conoscitivo serve proprio a questo.
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