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Comunicazione introversa/2


La niuzletter degli introversi 31 gennaio/1 febbraio 2021, n. 27
Ciao!
Visto il titolo di questa NL comincio comunicandoti le mie scuse per essere arrivata in ritardo rispetto al programma, ma ieri (31 gennaio, giorno in cui avrei dovuto spedire questa newsletter) ero in montagna dopo un sacco di tempo e tanta è stata la felicità che ho dimenticato tutto il resto.

In questa NL volevo continuare a raccontarti quello che ho scoperto leggendo il libro Introversi e felici, e in particolare ciò che la sua autrice consiglia su come affrontare le nostre debolezze, che possono risultare di intralcio - o quantomeno rendere più difficile - la nostra comunicazione.
[se ti sei pers* la scorsa NL o ti sei appena iscritt* la trovi qui]

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Cosa fare dunque con le debolezze che noi introversi abbiamo riguardo la comunicazione? Come superarle e/o migliorarle per diventare dei comunicatori efficaci?
Innanzitutto vediamo quali sono queste debolezze:
  • paura, nel senso di insicurezza nel rapporto con gli altri
  • visione frammentaria, che ci impedisce - ovviamente - una visione più completa e d'insieme
  • passività, facciamo fatica a fare il primo passo
  • fuga, o anche evitamento di situazioni che ci sembrano difficili, complesse
  • eccessiva cerebralità, continuare a pensare e rimuginare su una certa cosa alla ricerca di una soluzione, e contemporaneamente evitare le emozioni che ci suscita una determinata situazione
  • rifiuto di sé, ossia negare i propri bisogni ed esigenze
  • ossessività, ossia essere troppo rigidi
  • isolamento, che si traduce nell'evitare le persone
  • timore dei conflitti, e quindi evitare di esprimere la nostra opinione o di parlare quando ci sentiamo sotto pressione.
Come nella scorsa NL ti propongo ora di fare un esercizio per verificare 'lo stato dell'arte': per ognuno dei punti deboli che ho elencato chiediti: mi appartiene? (In caso di dubbio puoi chiedere a qualcuno che ti conosce bene).
Se mi appartiene, in quali situazioni mi accorgo che si manifesta? E quali sono le conseguenze?

Fatta questa prima parte, dividi il tuo foglio in tre colonne: nella prima metti la prima delle debolezze che hai riconosciuto, nella seconda le situazioni in cui emerge, e nella terza indica quale bisogno ti segnala questa 'debolezza' e come puoi occupartene.
Quella che percepiamo come 'debolezze' infatti corrispondono quasi del tutto a dei bisogni di noi introversi che non sono stati soddisfatti.
Ti faccio un esempio: il timore dei conflitti rispecchia il bisogno di prendersi del tempo per riflettere su quel che sta accadendo e arrivare con una proposta di soluzione su cui abbiamo ragionato. Invece spesso siamo pressati a rispondere su due piedi, questo ci rende nervosi, ci impedisce di pensare e di arrivare con una risposta.
Cosa possiamo fare allora in questi casi?
Prendiamoci il tempo che ci serve, senza farci troppi problemi a dichiararlo.

Lo stesso tipo di ragionamento lo dobbiamo fare per tutte le nostre debolezze che abbiamo identificato con l'esercizio: le cose andranno molto meglio, ne sono certa!

Avrai così un piccolo vademecum da ripescare e rivedere quando senti che viene fuori una tua debolezza.



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A presto!

Lavinia
_lavinia basso
Sono Lavinia e sono una coach.
Parlo di introversi perché sono un'introversa, non perché abbia particolari 'lauree' sul tema salvo quelle che mi sono fatta fin qui, vivendo, leggendo, studiando in autonomia.
Parlo di introversi e introversione perché non ho trovato nulla, in italiano, sul tema, salvo un libretto di uno psicoterapeuta che non mi è molto piaciuto (perché trattava l'introversione come un qualcosa di cui 'liberarsi', da 'superare' per poter vivere una vita felice) e un altro libro scritto da un coach (Introversi è meglio, di Marco Bonora), simpatico ma diverso da me.
Allora un giorno ho deciso che potevo provare a parlarne io, alla mia maniera e partendo dalla mia esperienza personale, da quello che ho studiato, e dalla mia frequentazione con tanti introversi, clienti compresi.
Se vuoi leggere altro sugli introversi puoi andare a sbirciare sul mio blog.
Sono su Instagram come laviniacoach, e mi trovi anche su Linkedin.
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