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Settembre/ricominciare

Newsletter Lavoro 15 settembre 2021

Ciao!

Non so tu, ma io sto facendo una fatica mortale a ripartire.
Anche sedermi qui davanti al pc è una tortura che riesco a malapena a reggere. Ma come dice Steven Pressfield "la parte difficile (per uno scrittore - ma vale per tutti) non è scrivere. La parte difficile è sedersi a scrivere. E ciò che ci ostacola dal sederci a scrivere è la Resistenza, la Paura, (...) che non può essere vista, né toccata, né udita, né odorata. Ma si sente. E' una forza repulsiva, negativa, il cui unico scopo è distrarci da ciò che abbiamo da fare, spingerci via, evitare di farci fare il nostro lavoro".
Ecco, ci dev'essere lei qui da qualche parte, a insidiarmi.

Ma a parte questo aneddoto personale, vorrei partire oggi con una domanda:
Sei felice del tuo lavoro?

Mai come in questo momento storico il lavoro è stato argomento di discussione e di profonda riflessione. Ma non è stato sempre così, anzi, è vero l'esatto opposto: per molti secoli il lavoro è stato semplicemente un "fare": semplice, inevitabile, e spesso sgradevole. Solo ed esclusivamente focalizzato a provvedere ai bisogni primari dell'essere umano: mangiare, vestirsi, avere un riparo.
Pian piano poi il lavoro si è evoluto, è diventato "creare" qualcosa per sopperire a un bisogno, proprio o altrui, che non poteva essere soddisfatto da quanto presente in natura.
E' solo nell'era moderna che il lavoro è diventato oggetto di una diversa visione, e di una maggiore consapevolezza. Si è cominciato a guardarlo dall'esterno e a chiedersi: a cosa serve? Com'è organizzato? Posso trarne un beneficio anch'io?
Sono emerse forme di lavoro che generano denaro attraverso la creazione di una utilità per gli altri, ma sono anche in grado di essere stimolanti per chi le fa.
Un lavoro soddisfacente, insomma.
E una soddisfazione che può essere piccola e molto personale, ma va bene così.

La soddisfazione è l'ingrediente in più del lavoro nell'età contemporanea, e ha assunto sempre più importanza da che le altre variabili come il salario e il tempo sono in continua fluttuazione (tendenzialmente verso il basso il primo e verso l'alto il secondo).
Il punto è che ancora facciamo fatica: a trovarla, a riconoscerla, a essere consapevoli che è quello l'ingrediente che è necessario per sopportare il resto. Generalizzo, ovviamente, ma parlo di ciò che vedo e sento nei racconti delle persone con cui lavoro.
Se dico che si può lavorare meno, e meglio, questa affermazione viene presa spesso con sospetto (ma che dici?) o con scetticismo.

Ma per tornare alla soddisfazione: come la troviamo?
E' questo il tema dei temi secondo me: come trovo quello che mi piace (e che mi fa stare bene, e che mi fa fare la vita che desidero, e che..., e che...)?
Ed è questo ciò su cui lavoro con le persone che si rivolgono a me.
Perché spesso dietro alla richiesta di un aiuto per cambiare lavoro ce n'è un'altra: come capisco cosa mi piace? Come capisco se una certa cosa, un certo lavoro, fa per me? E una volta che l'ho capito, dove lo cerco? Come faccio a trovarlo?
Non c'è nessuna formula magica, sorry, e non ho la palla di vetro: ma sono brava ad aiutare le persone a compiere questo viaggio di scoperta, a fare domande scomode, a punzecchiare, a far riflettere.

Cosa faccio io e cosa no

Spero con quanto scritto fin qui di aver chiarito che il mio lavoro è mettere al centro la persona, tu. Perché sono fermamente convinta che è il lavoro che deve girare attorno alla nostra vita, e non viceversa. Che dobbiamo impegnarci a lavorare per vivere, non a vivere per lavorare.
Questo non significa - non necessariamente almeno - lavorare poco, lavorare il meno possibile, scappare da ogni responsabilità ed evitare di impegnarsi. Significa esattamente l'opposto: impegnarsi e fare del nostro meglio per tendere a questo obiettivo.
Per farlo, è importante sapere chi siamo, cosa vogliamo, e cosa ci fa stare bene. E incamminarsi su quella strada.
Molti replicano: sì, ma se nessuno mi prende?
E lì si apre il vaso di Pandora delle nostre riflessioni...

Cosa non faccio, invece?
Lo specifico perché a volte invece mi viene richiesto: non sono un'esperta di mercato del lavoro, non so quale settore industriale è in espansione e assume e quale è invece in fase di declino. Queste informazioni io non le ho, forse le ha una consulente di carriera.
Io sono una coach e aiuto le persone a capire cosa vogliono fare.

Altra obiezione: e se il lavoro che voglio fare lo fanno già in tantissimi (aka: la competizione è altissima)?
Ahimè credo che valga per tutti i lavori. Nessuno si inventa nulla. O meglio: l'inventiva, la creatività, riguarda piuttosto come fare in modo diverso e magari migliore ciò che già fanno in ennemila.
Amazon è una cosa nuova? No, è sempre vendita, commercio, ma fatto in un modo innovativo.
Quindi forse la domanda potrebbe essere: come posso fare quella cosa in modo diverso? Come mi distinguo? Come posso sfruttare qualche mia attitudine personale per fare in modo nuovo il lavoro che faccio?

E con questo chiudo, e ti lascio alle tue riflessioni...
Se poi vuoi condividerle con me, puoi rispondere a questa mail, mi fa piacere!
Se addirittura decidi di prendere il toro per le corna e affrontare la situazione con il mio supporto, puoi dare un'occhiata ai miei percorsi per il lavoro, oppure puoi fissare un incontro conoscitivo che è sempre gratuito e senza impegno (rispondendo a questa mail o utilizzando il modulo di contatto che trovi nel mio sito).



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Viste le mie 'difficoltà' di cui sopra, non ho ancora scritto nuovi articoli sul mio blog ma ce ne sono comunque svariati sul tema 'lavoro', tra i quali ti segnalo:

Cosa fare quando ti senti in trappola

Rischiare

Job crafting: cos’è e come utilizzarlo sul lavoro (Parte 1)

Mi trovi anche su Instagram e su Linkedin
Ci risentiamo il 15 ottobre!

Ciao,
Lavinia

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_lavinia basso

Chi sono

Sono una Job coach e una Life coach: il mio lavoro consiste nell'aiutare le persone a essere soddisfatte e felici di ciò che fanno e di ciò che sono, aiutandole a trovare una nuova strada, sul lavoro e nella vita.
Perché la strada giusta c’è, per ognuno di noi. A volte però abbiamo bisogno di qualcuno accanto che faccia il tifo per noi, ci aiuti nella ricerca, ci suggerisca come fare per trovarla: quella sono io.
Se vuoi vedere cosa faccio, puoi dare un'occhiata alla pagina Per il tuo lavoro
Sono sorridente, di poche parole ma sono molto brava ad ascoltare e ad andare dritta al sodo perché sono un’introversa.

Cosa posso fare per te

Per ottenere dei risultati che rendano soddisfatti del proprio lavoro ci sono tanti modi, ma tutti prevedono delle serie e approfondite riflessioni su ciò che vogliamo.
Quello che posso offrirti io sono i miei percorsi di coaching, che prevedono SEMPRE un incontro conoscitivo e gratuito, che non comporta alcun impegno e che ci serve per capire se possiamo lavorare bene insieme, se ci troviamo, se posso esserti davvero d'aiuto.
Se hai dei dubbi di qualsiasi genere, o se vuoi semplicemente vedermi in faccia e fare due chiacchiere per capire chi sono e come lavoro, o ancora vuoi capire se il coaching fa per te, l'incontro conoscitivo serve proprio a questo.
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