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Segnare il passaggio del tempo
La Niuzletter introversa 31 dicembre 2022, n. 46
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Sono sincera, sono arrivata a fine anno piuttosto stanca, le due settimane pre natalizie sono state un discreto frullatore - credo per tutti - ma io non ero preparata! Allora mi sono trovata dei brevi tempi vuoti per riprendermi, ricaricare le pile, e continuare per il resto della giornata. Temevo di non farcela, confesso, e invece ho scoperto che queste mini-ricariche mi hanno letteralmente salvata, e addirittura mi sono ritrovata a riuscire a fare una quantità di cose che mai mi sarei immaginata.
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Con questo non intendo elogiare il fare a manetta h24, tutt'altro!, ma piuttosto mi ha fatto riflettere sul fatto che a volte diamo per scontato che "non ce la faremo" e invece - concedendoci una piccola pausa - si può fare.
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Mi spiego meglio con un esempio: di solito d'inverno uscirei il meno possibile, e in ogni caso, quando esco mi stanco molto più che nelle altre stagioni (meteoropatica? boh, forse). Nelle 2 settimane prenatalizie sono invece dovuta uscire un bel po' per lavoro, stare fuori tante ore, e la mia testa diceva "dopo questo non riuscirai a fare nient'altro, lo sai vero?". Invece ho scoperto che posso riuscirci e senza sfinirmi, ma appunto facendo delle mini-ricariche delle mie energie (mezz'ora stesa sul divano, mezz'ora di meditazione, mezz'ora di nulla).
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A sua volta, questo mi ha portato a pensare che a volte siamo convint@, cert@, che una certa cosa andrà in un certo modo, che noi reagiremo in un certo modo, e invece le nostre reazioni possono cambiare e ... sorprenderci. Perché accada però, è necessaria la volontà di rimanere aperti a questa possibilità, anziché chiuderle immediatamente la porta in faccia.
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Quest'anno, questo dicembre, anziché dare per scontato che non sarei riuscita a fare certe cose, o che non avevo le energie giuste, mi sono detta che potevo provare a non abbandonarmi allo sconforto, e vedere come andava. Da questo cambio di atteggiamento nella mia testa è poi scaturita l'idea delle mini-ricariche quotidiane, ed è andata molto bene!
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Spero con il mio racconto di averti invogliato a provarci perché potresti avere delle sorprese. Se poi vuoi raccontarmi com'è andata, sarò felicissima di leggerti!
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Cose da fare attorno alla fine dell'anno
Sono abbastanza appassionata di rituali e di passaggi, anche se li festeggio e li pratico a modo mio. Quindi sì alle lenticchie, no alle pazze folle delle feste della fine dell'anno. Per me il cambio d'anno è il momento di riflessioni su quello che è stato e quel che desidero per il futuro. Per farlo, mi aiuto con alcuni strumenti come "Unravel Your year" di Susannah Conway che puoi scaricare dal link - è in inglese sì - e che ho cercato di replicare negli scorsi anni anche per chi mi segue. Quest'anno non ce l'ho fatta, e pace, ma se vuoi segnare anche tu il passaggio, questo è un ottimo strumento.
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Poi passerò alla parte di visione e pianificazione del 2023, partendo dal lato privato e proseguendo sul lato business. Parto dal privato, sì, perché avere qualche idea delle cose che voglio fare nel 2023 mi aiuta a raccogliere le energie da mettere nel business per guadagnare quello che mi serve per realizzarle davvero.
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E poi perché credo che il lavoro sia lo strumento per realizzare quel che vogliamo fare nella vita, non viceversa.
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Per farlo uso vari strumenti, ma soprattutto due cose ampiamente sottovalutate: carta e penna! Il cervello ringrazia perché la velocità della scrittura su pc non permette una definizione precisa dei propri pensieri.
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E tu? Spero che tu riesca a trovare un momento per fare queste o altre attività, per fissare in maniera netta il passaggio del tempo.
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Cose che mi sono piaciute di questo 2022
Ci provo, anche se l'anno non è stato dei migliori...
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Libri belli che ho letto
L'ottava vita (Nino Haratischwili)
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La simmetria dei desideri (Eshkol Nevo)
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Serie tv che mi sono piaciute
Cose belle che ho fatto
2 settimane a Fuerteventura
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il compleanno all'Arci Bellezza
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i 20 anni della Critical Mass Milano
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tanta bici con Massa marmocchi
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tanta bici in Puglia (che mai avrei detto!)
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la visita guidata di Lecce
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il giro dei graffiti a Perugia
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la scoperta di un posto incredibile, Civita di Bagnoregio
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3 giorni a camminare con le amiche in Liguria
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in bici per Roma con la famiglia
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il concerto dei Green Day
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Ti consiglio di fare anche tu queste liste, soprattutto quella delle cose belle che hai fatto, o altre che ti vengono in mente. Mentre scrivevo la mia mente è rimasta un bel pezzo ancorata al pensiero "è stato un anno di m...", ma come vedi, non è affatto così - ricordarcene aiuta a essere meno lamentosi e a sentirci meno sfigati, e anche - e soprattutto - ad apprezzare quello che è stato ed esserne grat@!
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Buon anno!
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Sono Lavinia e sono una coach.
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Parlo di introversi perché sono un'introversa, non perché abbia particolari 'lauree' sul tema salvo quelle che mi sono fatta fin qui, vivendo, leggendo, studiando in autonomia.
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Parlo di introversi e introversione perché non ho trovato nulla, in italiano, sul tema, salvo un libretto di uno psicoterapeuta che non mi è molto piaciuto (perché trattava l'introversione come un qualcosa di cui 'liberarsi', da 'superare' per poter vivere una vita felice) e un altro libro scritto da un coach (Introversi è meglio, di Marco Bonora), simpatico ma diverso da me.
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Allora un giorno ho deciso che potevo provare a parlarne io, alla mia maniera e partendo dalla mia esperienza personale, da quello che ho studiato, e dalla mia frequentazione con tant* introvers*, client* compresi.
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Pensi che questa NL possa piacere a qualcuno che conosci? Condividila, grazie!
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