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Parlare in pubblico
Newsletter Lavoro 15 aprile 2023
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Ciao e bentrovat@!
Da alcuni mesi mi interrogo sulle mie capacità (da vera introversa!) di parlare in pubblico, che ho esercitato enormemente nel ciclo di lezioni su Personal branding, cv e Linkedin nei corsi di Enaip Lombardia, nell'ambito di un progetto chiamato "Cultura e digitale".
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Ho avuto un mese buono per elaborare quanto accaduto, i passi falsi e quelli in avanti, le cose che pensavo di sapere ("non è roba per me, non ci riuscirò mai"), quelle che ho imparato (si può fare!) e quelle che ancora devo e voglio migliorare.
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La prima cosa che voglio dirti è che credo che saper parlare in pubblico sia una competenza che sarà sempre più richiesta, e con questo intendo proprio: parlare e farsi capire, che è la base di ogni comunicazione ma su cui dobbiamo tutti impegnarci un po' di più.
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Non basta parlare (a volte anche troppo!), bisogna che chi ci ascolta comprenda quel che gli diciamo, e che poi si porti via qualcosa (un compito, un indicazione, un suggerimento, un'ispirazione, una spinta a allearsi con noi, a seconda di quello che è il nostro intento).
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Invece ho la netta sensazione che spesso si parli per dar fiato alla bocca, per sentire il suono della propria voce, per sfogarsi, ma non per realmente entrare in connessione con chi abbiamo di fronte. E qui la comunicazione fallisce miseramente.
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In aula, con un piccolo gruppo di studenti, ho sperimentato diverse di queste situazioni: chi fa fatica a stare concentrato, chi non ascolta, chi ascolta ma non comprende fino in fondo, chi ti viene dietro, chi non ti guarda negli occhi.
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Il punto vero (per me) è riuscire a portarsi dietro tutti (o la maggioranza) - in questo caso abbastanza semplice visto che i numeri erano ridotti - e farli arrivare tutti al risultato che ti sei prefissata (nel mio caso: scrivere un cv e un profilo Linkedin).
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Ho scoperto che fare lezione in generale mi piace e soprattutto che posso farlo a modo mio, non per forza cercando di impartire una lezione ma piuttosto agevolando un processo di... "estrazione" di ciò che già c'è dentro ognuno di noi, facendole emergere attraverso dialogo e confronto, e poi mettendo queste informazioni in fila in modo da dargli un significato, insomma educare nel senso più preciso del termine (e-ducere: tirare fuori ciò che sta dentro).
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Ho scoperto che sono preparata, posso prepararmi ulteriormente, e che le cose funzionano bene.
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Ho capito che ascoltare vale tanto quanto parlare.
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Ho imparato che così facendo anch'io imparo sempre qualcosa, fosse solo saper gestire una certa situazione o una certa richiesta. O anche critiche e obiezioni.
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Entusiasta per l'esperienza di questi mesi in aula, nelle settimane successive ho voluto sperimentarmi in altre situazioni di public speaking in contesti diversi: una serata aperta al pubblico, un aula di universitari, altre occasioni in cui ero chiamata a raccontare una causa a cui tengo molto. Ho scoperto delle interessanti differenze e mi sono ritrovata a prepararmi in modo diverso e performare in modo diverso (volte con un po' d'ansia, altre meno, ma sto sperimentando). Sono anche riuscita a rivedermi e capire alcune cose che non andavano, per esempio nel linguaggio del corpo. Molto interessante.
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Ho sempre pensato che non fosse cosa per me, e forse in parte è così, non mi sentirò mai veramente a mio agio in quelle situazioni, ma con l'allenamento e la preparazione si può fare, e anche trarne una certa soddisfazione.
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Da quando lavoro in proprio le occasioni per parlare in pubblico sono state diverse ma devo dire che solo ultimamente, visto l'allenamento intenso, comincio a divertirmi a farlo, e a viverlo con meno ansia.
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5 cose che ho imparato e che penso possano esserti utili
- Parlare in pubblico è una competenza che si può allenare. Come? Facendolo! Sbagliando, sperimentando, riprovando. Registrandosi (voce e/o video) e riguardandosi
- Parlare in pubblico aumenta la fiducia in se stessi (se metti da parte il perfezionismo!): riuscire a farlo ti fa sentire capace, questo ti spinge a riprovarci e a migliorare ancora
- Parlare in pubblico può farti scoprire cose di te che non sapevi, e anche farti conoscere persone nuove e interessanti
- Parlare in pubblico ti costringe a spostare il focus da te ("oddio, sarò in grado? Cosa penseranno di me? Farò una brutta figura?) a chi hai di fronte (cosa voglio dirgli? Cosa voglio che si portino a casa? Cosa voglio che ricordino quando escono da qui?)
- Parlare in pubblico ti aiuta ad essere più efficace quando devi sostenere un colloquio: anche lì c'è un pubblico su cui devi fare una buona impressione e a cui devi far arrivare chiaro il tuo pensiero (di nuovo: sposta il focus!)
Su tutto questo e su altro ancora ti lascio questo video di Andrea Bottoni che ho trovato in rete, con una serie di consigli molto utili. Niente di stratosferico, ma quel che serve.
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Ho letto
Ragazza, donna, altro, di Bernardine Evaristo
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La vita intima, di Nicolò Ammaniti
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Ho ascoltato
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PS: se vuoi lavorare con me prima dell'estate è il momento di farti avanti: quest'anno infatti dopo il 15 maggio non prendo più clienti per i percorsi 1:1 (perchè non riusciremmo a finire prima dell'estate).
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Se vuoi fissare l'incontro zero, gratuito e senza impegno, scrivimi! Ti aspetto!
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Chi sono
Sono una Job coach e una Life coach: il mio lavoro consiste nell'aiutare le persone a essere soddisfatte e felici di quello che fanno e di quello che sono, aiutandole a trovare una nuova strada, sul lavoro e nella vita. Perché la strada giusta c’è, per ognuno di noi. A volte però abbiamo bisogno di qualcuno accanto che faccia il tifo per noi, ci aiuti nella ricerca, ci dica come fare per trovarla: quella sono io.
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