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Senso e significato del lavoro

Newsletter 6 maggio 2024

Ciao subscriber,
mi interrogo spesso su cosa dovrebbe significare il lavoro e come dovremmo tentare di dare un nuovo significato al lavoro, senza trovare una risposta univoca né soluzioni immediate.
Ma il confronto continuo con le persone che si rivolgono a me mi aiuta e mi sprona a continuare queste riflessioni, anche insieme a loro, su un tema che mi è così caro ed è così centrale nelle vite di tutti noi.

Mi accorgo anche di non essere l'unica che cerca di fare queste riflessioni e di trovare spazi di condivisione per ragionare insieme, invece che tentare (vanamente) di dare delle risposte (magari lapidarie), o consigli non richiesti che partono con "le 10 cose che devi sapere per..."
Che palle!
Le persone mi portano problemi reali, spiccioli, di lavoro frammentato e di vite altrettanto frammentate che faticano a ricomporsi, ma a volte è solo perché guardiamo nella direzione sbagliata o con occhi non sufficientemente spalancati.
Come ho già scritto in altre occasioni non sono dell'idea che ognuno sia artefice del proprio destino e che quindi possa cambiarlo indipendentemente da tutto il resto (se fosse così saremmo immuni da influenze e condizionamenti di tutti i generi, e invece non lo siamo), ma sicuramente non è nemmeno vero che non abbiamo alcuna voce in capitolo, eh no, non è proprio vero!
Far sentire la nostra voce, far sentire quello che abbiamo da dire, dire quello che pensiamo, è un modo altrettanto potente. Ma fino a che non ci riconosciamo questo potere non lo riusciamo ad esercitare.

Se penso che il mio capo mi stia blandendo per farmi fare una cosa che non spetta a me ma che non vuole fare nessuno, anziché dire di sì con il sorriso forse possiamo fargli notare che gli stiamo facendo un grosso favore, e che magari ci aspettiamo qualcosa in cambio.
A qualcun@ può sembrare blasfemo, ma il lavoro è un po' così, do ut des, non è una relazione amicale né amorosa, è un'altra cosa. E oltretutto è stata creata perché funzioni così, quindi di cosa scandalizzarsi?

Io sono scandalizzata dalle tante storie di persone che pur dandosi da fare, non riescono ad arrivare dove vogliono perché qualcuno deliberatamente glielo impedisce per giochi di potere ridicoli, sono scandalizzata da chi subisce in silenzio perché parlare vuol dire essere tagliati fuori, rimanere a casa, e non se lo possono permettere, sono scandalizzata da chi ci vuole pronti e sull'attenti h24.
Quello non è lavoro, si chiama schiavitù, anche se mi dai dei soldi per farlo.

Quello che faccio, con le persone, è questa cosa qua: si chiama empowerment in inglese, e non so come tradurlo in italiano, ma insomma forse direi "prendere coscienza", rendersi conto che un qualche potere, nella trattativa, lo abbiamo anche noi.
Non serve alzare la voce, né incazzarsi (ma in caso, ci sta), basta farla sentire questa voce, e credimi, ne so qualcosa.

Se hai intenzione di iniziare un percorso di coaching con me per uscire da una situazione lavorativa che ti toglie il respiro, se non ne puoi più di andare in ufficio, se oramai il lavoro è diventato un peso insopportabile, o ancora se ti senti senza via di scampo, impanicat@, senza speranze... sappi che una via d'uscita c'è, anche quando ci sembra impossibile. L'ho fatto io e lo faccio fare alle persone con cui lavoro: è P O S S I B I L E!

E' sempre previsto un incontro zero, conoscitivo, gratuito e senza impegno. Scrivimi qui per fissarlo.

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Ho visto

Scoop (sulla vicenda Epstein-Principe Andrea), film su Netflix
L'ora d'oro, miniserie, su Netflix
Antracite, su Netflix
Non mi lasciare, Netflix
Noi siamo leggenda (per adolescenti, o per chi ha figli adolescenti!), su Prime


Ho letto

Il patto dell'acqua, di A. Verghese


Ci leggiamo tra due settimane!
Grazie sempre per essere qui e per leggere quello che scrivo.
A presto,
Lavinia

PSSST... (a proposito di voce)

IPOTESI DI LAVORO è il mio podcast

Lo trovi qui!
La prima stagione del mio podcast è terminata: 7 episodi per ragionare e riflettere sui temi del lavoro dipendente. Nell'ultimo episodio uscito giovedì 18 aprile ragiono e faccio ipotesi attorno alla domanda: Siamo il lavoro che facciamo?
Mi fai sapere cosa ne pensi (di questo episodio e/o del mio podcast) mettendomi delle stelline? (per farlo, vai sulla pagina iniziale del podcast, appena sotto il logo ci sono le stelline, clicchi e ti si apre un'altra pagina dalla quale puoi inserire la tua valutazione).
Vuol dire molto per me, grazie mille!

Chi sono

Sono una Job coach e una Life coach: il mio lavoro è aiutare e supportare le persone affinché siano soddisfatte del lavoro che fanno e felici della vita che conducono, sostenendole nella fase del cambiamento verso una nuova strada, sul lavoro e nella vita.
Perché la strada giusta c’è, per ognuno di noi.
A volte però abbiamo bisogno di qualcuno accanto che faccia il tifo per noi, ci aiuti nella ricerca, ci dica come fare per trovarla, abbia una parola di conforto: quella sono io.
Se vuoi vedere cosa faccio, puoi dare un'occhiata qui.
Sono sorridente, di poche parole ma sono molto brava ad ascoltare perché sono un’introversa.
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