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Primavera
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arrivo prima della Pasqua, per augurarti che anche la tua sia un po' di riposo.
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Passato l'equinozio, è arrivato un generale senso di risveglio, di rinascita, di rinnovate energie.
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Ti ricordo però, e lo ricordo anche a me stessa, che la primavera per quanto ci sembri portare nuove energie (vero) necessita anche di tanto riposo: fermarsi è necessario per andare avanti.
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Quindi vado subito al punto di questa newsletter: cosa ti serve in questa Primavera? Di cosa hai davvero bisogno in questo momento?
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Io credo di non essere la sola che desidera un po' di relax, per fare una passeggiata o qualsiasi altra cosa che ci vada di fare, alle volte basta davvero poco per recuperare, a patto che ci togliamo dalla modalità performativa in cui siamo immersi quotidianamente. Intendo che, una volta risposto alla domanda di cui sopra, il punto non è fare 1000 cose (come sempre) ma fare pochissime e selezionatissime attività, possibilmente quelle che ci va davvero di fare.
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È una scelta difficile, perché oramai anche nel tempo libero procediamo serrati con impegni (piacevoli) ma che potrebbero non essere quello di cui abbiamo davvero bisogno.
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Anche il tempo libero è diventato un tempo da pianificare, programmare, nel quale fare un sacco di cose belle.
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Non so per te, ma per me così inteso non è davvero tempo libero... dove sta la libertà? La libertà di decidere, quando ti svegli (senza sveglia), cosa fare in base a come ti senti? E indugiare a letto o in casa a fare niente.
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Sembra oramai impossibile: subito ci assale un vago senso di colpa accompagnato dalla domanda: ma quindi cosa faccio? Come impiego bene il mio tempo?
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Ti dico la mia: il tempo può essere "impiegato" anche in niente. Assolutamente niente. Si chiama ozio creativo. E non è il male, anzi!
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Spero di averti convinto a dare una chance a un tempo davvero "libero": libero da condizionamenti (sociali, culturali), libero da convinzioni che o non ci appartengono o non ci fanno per niente bene, libero da costrizioni, libero da doveri, veri o presunti, libero. Vuoto.
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Se poi non fosse così, puoi scaricare qui un breve estratto di un libro che mi piace molto e che si chiama The Joy Diet, che come prima portata di questa "dieta" indica proprio il niente, e ti spiega come farlo. La sua autrice è una coach americana famosissima, Martha Beck.
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Morale: non possiamo andare avanti senza fermarci, ogni tanto, a prendere fiato e a dare ossigeno al cervello - e alla nostra anima.
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Se poi sei una persona introversa come me, saprai bene che se non ti dai un po' di spazio e di tranquillità, vai in crisi appena dopo Pasqua: dopo un po' potresti accorgerti che non 'funzioni' più tanto bene, che fai fatica a concentrarti e a fare le cose che fai sempre, fai il doppio della fatica a fare il tuo lavoro, ti dimentico tutto nel giro di pochi secondi... insomma: un disastro.
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Mentre tutti fioriscono, letteralmente, e vogliono fare mille cose (anch'io!) so bene che se seguo i ritmi altrui non va affatto bene per me: potrei rimanere asfaltata. Devo seguire i miei, e prendermi i miei spazi di solitudine, tranquillità, natura.
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Pulizie di Primavera
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Ho sistemato le piante, fatto dei travasi, seminato dei fiori, è sbocciata la camelia, come vedi; ho regalato un po' di libri e molti vestiti, sistemato le liste di questa newsletter, rimesso a posto diverse cose: ho fatto spazio, insomma.
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Mi da sempre grande soddisfazione.
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Il mio PODCAST 'Ipotesi di lavoro'
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Lo trovi qui: parlo di lavoro e del suo senso, del suo significato, di come possiamo fare in modo che sia quantomeno accettabile, di cambi di lavoro e di molto altro - sempre legato al lavoro, dipendente o in proprio.
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Oggi esce il quarto episodio, in cui provo a rispondere alla domanda (da centomila dollari): il lavoro giusto esiste?
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Fammi sapere cosa ne pensi mettendomi delle stelline, o scrivendomi a lavinia@laviniabasso.it. Grazie mille!
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Grazie sempre per essere qui e per leggere quello che scrivo.
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Chi sono
Sono una Job coach e una Life coach: il mio lavoro è aiutare e supportare le persone affinché siano soddisfatte del lavoro che fanno e felici della vita che conducono, sostenendole nella fase del cambiamento verso una nuova strada, sul lavoro e nella vita.
Perché la strada giusta c’è, per ognuno di noi.
A volte però abbiamo bisogno di qualcuno accanto che faccia il tifo per noi, ci aiuti nella ricerca, ci dica come fare per trovarla, abbia una parola di conforto: quella sono io.
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