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La Niuzletter introversa 31 maggio 2023, n. 51
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Confesso che non ho previsto un tema per questa newsletter, che capita in un momento molto pieno di cose, impegni, menate, lavoro, scuola, pizzate eccetera e che mi sta veramente consumando.
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Per fortuna appena finisce la scuola mi prendo un weekend tutto per me e vado in montagna, a respirare e ossigenarmi.
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Tu come stai in questo momento dell'anno? Anche tu sopraffat@?
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Nella mia newsletter sul lavoro di metà maggio ho condiviso alcune riflessioni in tema di self compassion che secondo me è un argomento molto importante per la nostra salute mentale in questo periodo storico. Fatichiamo tutti, per vari motivi, più del solito. Credo principalmente perché cominciano a farsi sentire pesantemente gli effetti della pandemia, quello che ci siamo persi e soprattutto quello che non siamo riusciti a migliorare, o a spazzare via.
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Vedo un sacco di giovani in difficoltà, molto seria, ma vedo anche meno giovani che faticano a tenere il passo, un passo che ancora una volta è troppo veloce - lo è sempre stato ma forse adesso lo sentiamo di più, ci fa arrancare ancora di più - e che ci porta sempre più lontano dal nostro benessere e dalla nostra centratura.
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Self compassion vuol dire quindi usare verso noi stess@ quella benevolenza e quella comprensione che di solito riserviamo a un amic@ in crisi, ma che difficilmente applichiamo a noi stess@.
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E invece ci farebbe un sacco bene.
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Il problema è il senso di colpa: se siamo compassionevoli verso gli altri ci sta, è carità cristiana, amicizia, diciamo qualcosa che è socialmente accettato e anzi lodato.
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Se lo facciamo verso noi stess@... mmmmh. Scatta il senso di colpa, il "non perdere tempo", e giù a valanga tutti i condizionamenti sociali e culturali.
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Ma la verità è che se ci provi, ti rendi conto di quanto sia utile per stare meglio, e di quanto poco ne basti, e che il mondo non finisce se tu smetti per 10' di essere sul pezzo, con tutti.
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MA quindi che fare nel concreto? Me lo sto chiedendo anch'io in questi giorni.
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Certamente esercitare un po' di compassione verso noi stessi non guasta, ma dopo la consapevolezza? Come fermare il vorticoso flusso di pensieri che ci occupa la testa e ci impedisce di muoverci nel mondo un po' più a cuor leggero?
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Mi sono venute in mente 2 cose:
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1) Meditare per 5-10 minuti, tutti i giorni, anzi adesso mi fermo e lo faccio anch'io.
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Ho trovato questa su Spotify, te la consiglio: 7 minuti, mi piace molto.
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7 minuti sono davvero poco, ma quanto basta per tornare al centro, mentre tutto ci tira da una parte o dall'altra, abbiamo millesima sollecitazioni, tutto richiede la nostra attenzione... ALT!
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Fermati e respira, e concentrati su di te.
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Mi fermo. E basta. per 10 minuti (a proposito, c'è anche un bel libro che si intitola proprio "Per 10 minuti" di Chiara Gamberale)
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2) Gratitudine: negli anni ho tenuto, poi lasciato, poi tenuto di nuovo (e via così) un diario della gratitudine dove annotare le cose belle, quelle per cui ero grata, di quella giornata. Mi ha aiutato un sacco nei momenti di buio, quando sembra non esserci fine alle sfighe, quando tutto sembra orribile, quando niente va nel verso desiderato: 5 minuti per ricordarci cose piccole, che magari trascuriamo o diamo per scontate.
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Quindi prendi un quadernino, metti la data di oggi e stasera segna le 5 cose per cui sei grat@, ecco le mie di oggi:
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- il gelsomino fiorito e profumatissimo
- il mio cane
- due chiacchiere piacevoli con figlia 2
- avere un micro giardino
- il vicino che suona il pianoforte
Oltre ad esercitare la gratitudine, e renderti quindi conto che davvero ci sono cose belle nelle nostre giornate se solo ci prendiamo un minuto per ricordarcene, avrai anche un diario a futura memoria.
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Maggio
Ho passato il mese di maggio, come molti degli scorsi anni, in preda a una frenesia collettiva su tutti i fronti: lavorativo, scolastico (delle mie figlie), extrascolastico, eventistico... un delirio.
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Sono arrivata a oggi - come dire? - uno straccio, sfinita, nonostante la primavera e la natura che riprende a splendere di colori e odori.
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In più, ci sono stati alcuni eventi sgradevoli (mi hanno rubato la bicicletta, tanto per dirne una) che hanno decisamente funestato le mie giornate. Per fortuna ci sono tanta luce e tanti fiori in giro! Ci sono anche i concerti e le mostre, e quindi vabbè, si cerca di compensare le sfighe. Non sempre ci sono momenti "perfetti" da postare sui social, più spesso c'è la noiosa quotidianità alla quale si cerca di ovviare per quel che si può facendo cose belle, che ci fanno stare bene. Fosse anche solo una apparentemente piccolissima cosa.
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Fa per te? Se lavori in proprio e ti senti spesso sol@ e senza qualcun@ con cui confrontarti rispetto ai dubbi quotidiani del lavoro in proprio, se ogni tanto vorresti conversare con qualcun@ che capisce davvero cosa significa lavorare in proprio e quali sfide e difficoltà affrontiamo ogni giorno, questo gruppo fa proprio per te.
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Oltre al confronto con altre/i professionist@ (me compresa) ci saranno esercizi per allenare quei muscoli che ne hanno bisogno (spesso: l'autostima), risate, consigli di letture e tanto altro.
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Le call sono online ma poi possiamo anche organizzare di vederci davanti a un caffè!
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Il gruppo è piccolino, max 7 persone, per dare il giusto spazio a tutt@
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Iscriviti adesso versando un acconto di €100 e salda a fine settembre rispondendo a questa mail.
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Sono Lavinia e sono una coach.
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Parlo di introversi perché sono un'introversa, non perché abbia particolari 'lauree' sul tema salvo quelle che mi sono fatta fin qui, vivendo, leggendo, studiando in autonomia.
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Parlo di introversi e introversione perché non ho trovato nulla, in italiano, sul tema, salvo un libretto di uno psicoterapeuta che non mi è molto piaciuto (perché trattava l'introversione come un qualcosa di cui 'liberarsi', da 'superare' per poter vivere una vita felice) e un altro libro scritto da un coach (Introversi è meglio, di Marco Bonora), simpatico ma diverso da me.
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Allora un giorno ho deciso che potevo provare a parlarne io, alla mia maniera e partendo dalla mia esperienza personale, da quello che ho studiato, e dalla mia frequentazione con tantissim@ persone introverse, clienti compresi.
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Se vuoi leggere altro sulle persone introverse puoi andare a sbirciare il mio blog. Quello che faccio invece per supportare le persone (introverse e non) in ambito lavorativo lo trovi qui.
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Pensi che questa NL possa piacere a qualcuno che conosci? Condividila, grazie!
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