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Parole, parole, parole...
La Niuzletter introversa 3 novembre 2023, n. 53
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Sono felice di riuscire finalmente a mettermi a scrivere questa newsletter. Di rimettermi a scrivere in verità.
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In questi due mesi mi sono sentita dentro a un frullatore. E' vero, sono rientrata dalle vacanze molto carica e ho iniziato presto a lavorare con le mie clienti, sia nei percorsi di coaching 1:1 sia nel mio gruppo di Mentoring per donne che lavorano in proprio. Ho avuto diverse idee che sono riuscita a concretizzare e quindi lato lavoro tutto procede spedito e con grande soddisfazione.
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C'è però sempre questa sensazione del frullatore, del non riuscire a fermarsi, a riflettere, a prendere un po' di tempo. Ho dedicato molto spazio all'associazione di cui faccio parte e di cui ricorrevano i 10 anni, ho fatto un sacco di altre attività sociali che mi hanno piuttosto drenata (anche interviste!), sono troppo spesso in mezzo a troppa gente - sono andata al Lucca Comics, tanto per dirne una: un girone infernale che mi ha prosciugato ogni energia fisica e mentale.
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Sono perennemente di corsa, come non mi accadeva da anni.
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Sono perennemente in ritardo.
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Sono perennemente in affanno, e non vedo diminuire la mia lista delle cose da fare.
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Mi fa un po' strano a dire il vero, perché mi sembrava di aver trovato un buon equilibrio, e invece... c'è qualcosa nell'aria, forse? Perché davvero non mi capacito.
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Sono perennemente piena di pensieri, che ronzano nella testa come mosche fastidiose e non si fermano mai; giusto l'altro giorno in libreria ho visto questo libro qua, forse dovrei comprarlo (un'altra cosa a cui pensare!), poi leggerlo, poi applicare quello che suggerisce - mi sento già sopraffatta!
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Certo qualcosa devo fare.
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Ho cominciato a "sentire" molto di più tutta una serie di avvenimenti che mi accadono intorno, e sentirmi appesantita, turbata, insofferente, piena.
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Una poesia che ho studiato al liceo (!) mi torna e ritorna nella mente, è The world is too much with us di William Wordsworth e questo dovrebbe essere un altro segnale: arrenditi! Prendi e vai in montagna, in campagna, a recuperare un po' di sanità mentale in solitudine.
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In verità qualcosa ho già cominciato a fare (altrimenti non sarei nemmeno qua!): scrivere bellissime liste.
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E' un esercizio che consiglio spesso alle mie clienti e che funziona: tiri fuori un po' di roba dal cervello e lo metti su carta. Non è detto che siano tutte cose che farai o che devi fare, ma intanto fai pulizia. Liberi spazio.
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Ho cominciato con alcune liste in ambito lavorativo, e ora proseguirò con quelle private.
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Ovviamente la prima della lista era: scrivere. Questa newsletter, la prossima sul lavoro (puoi iscriverti da qui e leggere anche l'ultima che ho spedito), i post per Linkedin, gli esercizi per le clienti, le mail per il mio gruppo di Mentoring... con la musica e le cuffie penso che potrei andare avanti ore - forse. Dopo ti dico se ci sono riuscita.
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La seconda cosa che ho fatto, un po' leggerina - ma qui c'è tanto bisogno di alleggerire! - è partecipare a una challenge: si chiama #gratitude30, ogni giorno qualcosa di cui essere grate/i. Se ti va di unirti, mi farebbe molto piacere: seguimi su IG e usa quell'hashtag, e vediamo. Facciamoci compagnia. La challenge è proposta da @positivelypresent.
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La terza cosa che farò è andare via, prendermi dello spazio, lasciare un po' indietro la città e i suoi ritmi che in questo periodo mi stanno molto stretti.
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A novembre avrò uno spazio di lavoro tutto mio (evvivaaaaaa!) faccio un esperimento, vediamo.
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A dicembre me ne andrò in montagna, c'è già la neve!, lavorerò da là nella quiete più totale. Io e cane. E monti, alberi, nuvole, camminate nel bosco.
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Negli ultimi anni questa newsletter è partita sempre l'ultimo giorno del mese. Quasi mai un ritardo o un intoppo. Da settembre, ho bucato pressoché tutte le date, e questo mi costringe a fare alcune riflessioni sul futuro (anche questo tema è nella mia lista!)
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PS: sì, ci sono riuscita. Ho scritto contenuti per quasi 3 ora di fila! Ne approfitto per dirti che a novembre prenderò ancora 2 clienti 1:1, poi si va a gennaio. Se senti che non ne puoi più del lavoro che stai facendo e vuoi prendere in mano la situazione... sono qui! Scrivimi e fissiamo l'incontro conoscitivo e gratuito.
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Sono Lavinia e sono una coach.
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Parlo di introversi perché sono un'introversa, non perché abbia particolari 'lauree' sul tema salvo quelle che mi sono fatta fin qui, vivendo, leggendo, studiando in autonomia.
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Parlo di introversi e introversione perché non ho trovato nulla, in italiano, sul tema, salvo un libretto di uno psicoterapeuta che non mi è molto piaciuto (perché trattava l'introversione come un qualcosa di cui 'liberarsi', da 'superare' per poter vivere una vita felice) e un altro libro scritto da un coach (Introversi è meglio, di Marco Bonora), simpatico ma diverso da me.
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Allora un giorno ho deciso che potevo provare a parlarne io, alla mia maniera e partendo dalla mia esperienza personale, da quello che ho studiato, e dalla mia frequentazione con tantissim@ persone introverse, clienti compresi.
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Se vuoi leggere altro sulle persone introverse puoi andare a sbirciare il mio blog. Quello che faccio invece per supportare le persone (introverse e non) in ambito lavorativo lo trovi qui.
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Pensi che questa NL possa piacere a qualcuno che conosci? Condividila, grazie!
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