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Pront@ a cambiare insieme?

Niuzletter 15 settembre 2024
Ciao e bentrovat@!

Sono tornata dalle vacanze da pochi giorni e ci ho messo un po' a ritrovare il ritmo del lavoro - ancora non penso di averlo ritrovato in verità, ma questo mi ha portato a fare qualche riflessione.
Sono stata in vacanza in posti sperduti che non avevo mai visitato, in Italia: posti con pochissima gente e posti dove non vedi case a perdita d'occhio. Un paesaggio del tutto inedito per me: mai mi sarei aspettata una cosa del genere nel nostro paese - altrove sì, ma non in Italia.
Sono entrata in bar dove il tempo sembrava essersi fermato agli anni '80 (quando andava bene, altrimenti anche prima) e dove è normale aspettare 5 minuti per un caffè, perchè il barista sta conversando, o sta facendo altro.
Ovviamente all'inizio mi sono infastidita - sono pur sempre milanese dentro - poi piano piano mi sono abituata a tutta questa (a volte esasperante) lentezza e mi sono resa conto che pian piano rallentavo anch'io nelle mie giornate, che paradossalmente sembravano mooooolto più lunghe del normale. Trascorsa una settimana così, mi è sembrato di essere via da almeno due.

Quindi sono rientrata alla base e provo a riprendere il ritmo, dicevo.
Ma non sarà che "il ritmo", questo ritmo, è troppo veloce? E che allora non sia io a dover riprendere il ritmo, ma il ritmo ad adattarsi a me? Perchè mi devo sentire subito lenta, e affaticata da questo incedere a doppia velocità?
Perchè via da Milano e dalle città, il ritmo è totalmente diverso.
Qual'è quello giusto io non lo so, ma so che questo approccio lento mi pare molto bello, mi fa molto bene, mi lascia un sacco di spazio per stare. E soprattutto, cosa che sembra controintuitiva, mi rende più produttiva!
Così ho già deciso di ri-rallentare, o meglio, di andare al ritmo mio, di ritrovare il ritmo mio, e tenermelo stretto.
Spero di farcela.
Quindi la mia intenzione per settembre non è "riprendere il ritmo" ma procedere con lo stesso passo di agosto anche se è settembre. E pianificando e programmando, che secondo me sono stati gli strumenti che più mi hanno aiutato in questo. Non mi riferisco solo al lavoro, ma a tutto.
Non sono mai stata una che pianifica e programma quindi per me è molto difficile e resto un po' ribelle, ma su certi aspetti vale davvero la pena farlo per evitare gli "ingorghi" - che già la vita ci mette del suo.
Quindi entro la fine di questa settimana farò questa opera di selezione degli ambiti in cui pianificare e programmare - alcuni li ho già ben chiari, altri ci devo pensare un po' su - e mi metterò a farlo, per l'ultimo trimestre dell'anno.
E tu? Con che intenzione parti in questo settembre?

Cosa succede a settembre

La pianificazione e programmazione di cui dicevo mi ha già portato diversi clienti 1:1 con cui inizio a lavorare la settimana prossima. Ho scoperto che così facendo mi è molto diminuita l'ansia del ricominciare e del "si saranno tutti dimenticati di me!" :-)
Se vuoi lavorare con me 1:1 dobbiamo quindi posticipare l'inizio a ottobre - ma intanto puoi scrivermi per fissare l'incontro zero, quello gratuito che ci permette di conoscerci e di capire come posso esserti utile.

Pianificazione e programmazione sono anche due temi di cui parliamo spesso e volentieri nel mio Gruppo di Mentoring per donne che lavorano in proprio, che ricomincia a ottobre e va avanti fino a giugno (2 call al mese).
Se lavori in proprio e ti senti sola, potrebbe essere una buona idea darci un'occhiata perché è uno spazio nel quale con altre professioniste cerchiamo il modo di lavorare meglio, lavorare meno, renderci le cose più facili, alimentare la fiducia in noi stesse e in quel che facciamo.
Avere un gruppo di riferimento, un gruppo di pari, con cui confrontarsi, se lavori in proprio è necessario, perché ti fa risparmiare un sacco di tempo, un bel po' di errori, e anche soldi.
Scrivimi così ci conosciamo, ci parliamo e capiamo insieme se può fare per te.

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Un po' di libri letti durante l'estate:
Una storia d'amore, Carolyn Hays (interessante e su un tema attuale)
Io che non ho conosciuto gli uomini, Jacqueline Harpman (strepitoso)
Sulla pietra, Fred Vargas (sotto le mie aspettative)
Il castagno dei 100 cavalli, Scalia (meh)
Il grido della civetta, Highsmith (sempre brava)
Riposare è resistere, Hersey (il mio nuovo manifesto)
Donne che pensano troppo, Nolen-Hoeksema (utile)


A presto!
Lavinia
_lavinia basso

Chi sono

Sono una Job coach e una Life coach: il mio lavoro è aiutare le persone a essere soddisfatte e felici di quello che fanno e di quello che sono, aiutandole a trovare una nuova strada, sul lavoro e nella vita. Che tu sia dipendente o in proprio, il lavoro è senz'altro tanta parte della tua vita (come della mia!) e la strada giusta c’è, per ognuno di noi.
A volte però abbiamo bisogno di qualcuno accanto che faccia il tifo per noi, ci aiuti nella ricerca, ci dica come fare per trovarla: quella sono io.
Se vuoi vedere cosa altro faccio oltre al Mentoring per chi lavora in proprio, puoi dare un'occhiata qui.
Sono sorridente, di poche parole ma sono molto brava ad ascoltare perché sono un’introversa.