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Come affrontare le prossime settimane

NiuZletter 15 novembre 2024

Ciao reader,
il lavoro è sempre più fonte di ansia, preoccupazione, spesso malattia. Leggo sui social racconti agghiaccianti sulle giornate e le settimane lavorative delle persone (lavoro, corro, faccio straordinari non pagati, prendo una boccata d'aria nel weekend, ma mi sembra sempre meno e comunque non basta per rituffarsi sott'acqua la settimana dopo) e sul rapporto malsano con il lavoro, e penso come tanti che così non va affatto bene. Penso anche però che non è dappertutto così, che ci sono posti dove se si lavora tanto e si guadagna quanto dovuto, e mi chiedo quali possano essere le ragioni per restare o accettare un lavoro mal pagato in un ambiente tossico.
La risposta non ce l'ho ma ho qualche idea sul fatto che a volte nemmeno ci rendiamo conto di quel che accade attorno a noi, a volte pensiamo sia "normale", altre volte non pensiamo di meritare di più e di meglio, altre ancora pensiamo che non esista un lavoro in cui poter stare bene (al netto del fatto che è un lavoro).
Giammai.
Esiste, e va cercato con tutte le forze.
Ma che sia facile no, quello sicuramente no.
Ma ognuno di noi ha la sua personale idea di cosa lo/la fa stare bene (o almeno: dovrebbe averla) ed è da lì che bisogna partire.
Invece vedo troppo spesso gente che si accontenta (perché "un altro lavoro dove vuoi che lo trovo?", che si lamenta ("sono circondato da pessime persone"), ma non fa nulla ("non ho soldi/non ho tempo/non posso permettermelo").
Di qui al sentirsi un tutt'uno con il lavoro, identificarsi con esso, sentirsi indispensabili e insostituibili e farsi carico di tutto, è un attimo. E poi si sta male.
Ma se ti puoi permettere di stare in un lavoro che ti fa stare male, ti succhia la voglia di vivere e ti sputa anche in faccia, che cosa di preciso non ti puoi permettere? Cosa può essere peggio?
Io penso che, tra le tante, una cosa possa essere la paura del giudizio altrui. Così pesante e così schiacciante. Ma anche così pericolosa.

Ma può essere diverso da così! Fidati perché l'ho visto capitare diverse volte :-)
Se non sai da che parte cominciare per fare qualcosa, qui c'è il mio blog e qui le mie risorse gratuite. E poi c'è sempre una chiacchierata con me per vedere se posso esserti utile, gratuita e senza impegno.

Ah! Nella scorsa newsletter avevo chiesto di rispondere ad alcune domande sul tuo lavoro per aiutarmi a capire meglio come vanno le cose e quali sono i problemi più frequenti, se ti va, il questionario è ancora compilabile qui. Grazie!

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Si avvicina a grandi falcate il periodo peggiore dell'anno, per me e per molte persone introverse: una serie filata di giorni, settimane, situazioni, eventi che mettono a dura prova le nostre energie e anche la nostra capacità di essere... diplomatici.
Parlo del Natale e delle feste natalizie, ovviamente, di cui hanno cominciato ad ammorbarci a settembre (è la mia anima Grinch, sorry, ma settembre, dai, ma che siamo impazziti?!?!), del prossimo Black Friday (10 gg almeno di delirio - ma non era solo il venerdì???), in un rutilante scorrere di settimane in cui vorrei solo andare in letargo e risvegliarmi verso il 15 gennaio (così, per sicurezza).

Ma non è possibile - ahinoi - e di questi tempi il Black Friday non mi fa per niente schifo, anzi! Il costo della vita è aumentato a Milano del 15% (dicono), e ce ne siamo davvero accorti. Non so altrove, ma qui il Black Friday sarà una grande occasione.

Ok, detto questo, resta la grande abbuffata di situazioni sociali che sta per investirci e per la quale non sono (mai) preparata. Come sempre. Tutti gli anni spero che non accada, che vada meglio, che le mie energie siano più elevate, ma niente, non c'è scampo. Allora l'unica cosa che resta da fare e provare a prepararsi a fronteggiare questa schizofrenia collettiva e i picchi di socialità che bruceranno tutte le nostre energie.
Come lo faccio?
Mi preparo tanti libri da leggere, alcune playlist da ascoltare in più momenti della giornata per rilassarmi e ritrovare la calma (ho scoperto di recente questa qua), alcune gite a camminare in montagna, o anche solo al parco dietro casa in assoluta solitudine (massima tolleranza: il cane).
E poi aspetto con pazienza che passi.
Programmare è un'altra delle mie strategie, sul lavoro ovviamente, ma anche in altri ambiti: anche se non mi esalta particolarmente, lo trovo molto molto utile e... rilassante: sapere che alcune cose procederanno "in automatico" mi da grande calma.
Anche questo facilita molto in questa fase delirante che ci attende, e io l'ho (finalmente) imparato.
Se invece sei un dipendente so che questo è il periodo delle cene aziendali e non, e del "se non ci vediamo più... auguri!", quindi coraggio, passerà.

E tu come ti prepari?

Che cosa succede qui

Il Black Friday - come dicevo più sopra- può anche essere un'occasione, sia da consumatore sia da imprenditrice, e anch'io provo a cavalcarlo a modo mio.
Ho preparato delle offerte che ti arriveranno via mail a partire dal 26/11:
i miei "sempreverdi" percorsi di coaching 1:1 per chi vuole cambiare lavoro,
il mio corso online per mettersi in proprio,
i miei ebook (Self-care, Strategie per un nuovo lavoro).
Poi ci saranno delle novità, o meglio una nuova modalità di fruizione dei miei servizi, con Voxer (una app di messaggistica prevalentemente vocale), molto comoda perché non comporta nè incontri dal vivo né videocall, ma solo messaggi vocali nell'arco di un'intera giornata. Insomma, un modo più "agile" di lavorare insieme.
  • A partire da lunedì 26 novembre riceverai 1 mail al giorno con uno dei miei servizi in super sconto e 24h per acquistarla (ma potrai utilizzarla fino a febbraio 2025!)
  • Lo sconto è notevole, tra il 35 e il 50% a seconda dei servizi, e questo è il motivo per cui l'offerta dura solo 24h.
  • I servizi in offerta sono per chi lavora da dipendente e per chi lavora in proprio (Mentoring); gli ebook sono per tutt*
Se vuoi starne fuori/ti danno noia/non hai soldi da investire/odi il Black Friday!, puoi cancellarti fin dalla prima mail (ma continuare a rimanere iscritt* a questa newsletter) - anche questo un modo per sopravvivere alle prossime settimane! :-)

Se invece pensi che a qualcun* possa interessare/essere utile quello che propongo, inoltragli questa mail, grazie mille!

Hai già ascoltato il mio PODCAST Ipotesi di lavoro?

Lo trovi su Spotify e anche su Apple Podcast: parlo di lavoro dipendente, e del suo senso (ne ha ancora?), del suo significato, di come possiamo fare in modo che sia quantomeno accettabile, di come cambiare lavoro e di molto altro.
7 episodi, ma tra poco ne arrivano altri!
Fammi sapere cosa ne pensi mettendomi delle stelline nella app in cui lo ascolti, o scrivendomi a lavinia@laviniabasso.it.
Grazie mille!

Alla prossima,
Lavinia
_lavinia basso

Chi sono

Sono una Job coach e una Life coach: il mio lavoro è aiutare le persone a essere soddisfatte e felici di quello che fanno e di quello che sono, aiutandole a trovare una nuova strada, sul lavoro e nella vita. Che tu sia dipendente o in proprio, il lavoro è senz'altro tanta parte della tua vita (come della mia!) e la strada giusta c’è, per ognuno di noi.
A volte però abbiamo bisogno di qualcuno accanto che faccia il tifo per noi, ci aiuti nella ricerca, ci dica come fare per trovarla: quella sono io.
Se vuoi vedere come puoi lavorare con me, puoi dare un'occhiata qui.
Sono sorridente, di poche parole ma sono molto brava ad ascoltare perché sono un’introversa.