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È un anno che c'è questa niuzletter: EVVIVA!
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La niuzletter degli introversi 30 marzo 2019, n. 11
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Il 31 marzo 2018 spedivo il n.0 di questa newsletter a 19 - coraggiosissimi! - iscritti.
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Oggi questa newsletter arriverà - salvo intoppi* - a più di 180 iscritti: WOW!
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Ringrazio te e ringrazio tutti della fiducia e del tempo che dedicate a leggere queste mie righe, che da parte mia cerco di scrivere sempre con il massimo del mio impegno.
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Grazie di cuore!
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* Lunedì 1 aprile il mio sito 'migra' dalla vecchia versione a una nuova, quindi potresti avere problemi con i link di questa Niuzletter: in caso, ritorna a leggere qualche giorno dopo, grazie! E scusa!
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E veniamo a noi: nella newsletter di gennaio avevo lanciato un sondaggio per sapere quali sono gli argomenti che potrebbero interessarti di più, and the winner is:
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Storie di altri introversi
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Al secondo posto, ex aequo:
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Approfondimenti sui tipi introversi
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E quindi: chi vuole raccontare la sua storia? Chi vuole raccontare come ha scoperto di essere introverso, quando, cosa è successo da allora in poi (di tutto, nulla, un po' e un po'...), come è cambiata la sua visione delle cose, del mondo e di se stesso, come sono cambiati - se sono cambiati - i suoi rapporti con gli altri, e così via.
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Mi farebbe un sacco piacere ascoltare la tua storia, che ne dici?
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Ovviamente anche in forma anonima, non serve per forza nome e cognome.
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Serve la tua storia. Perché gli altri si rispecchino, si identifichino, traggano ispirazione e perché no, trovino il coraggio di fare qualche passo in avanti nella direzione di stare meglio con se stessi, sentirsi 'a posto', accettarsi.
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Io mi sono spesso sentita quella che aveva qualcosa che non andava, l'ho scritto e riscritto molte volte nel mio blog, quella che era strana, quella a cui non piacevano le 'cose' che piacevano a tutti, e quando sei adolescente o comunque giovane e hai solo voglia di far parte di un gruppo, non è che ti senti proprio bene... ma ho capito che ero 'solo' introversa molto dopo, tra i 30 e i 40 direi. Ma quando l'ho scoperto non è che fossi tanto felice eh? Mbè e quindi? E ora come guarisco??? Solo dopo ancora, dopo aver studiato ed essermi informata bene, ho compreso che quella era la mia natura: potevo migliorare degli aspetti, smussare degli angoli, ma niente più di questo.
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Ma soprattutto ho scoperto che andavo bene così com'ero, che mi piacevo così com'ero, che avevo tante caratteristiche che potevo sfruttare, e che dovevo far pace con altre... le feste con tanta gente non sono il mio habitat, per dire :-)
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E tu? Aspetto una tua mail!
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Aprile
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Inverno scavallato, primavera e Pasqua ci aspettano - e finalmente direi! - perché il periodo della 'tana' e dell'introspezione deve ora lasciar spazio alla luce, alla fioritura dei progetti, al raggiungimento degli obiettivi.
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Ad aprile, oltre ad andare in giro a guardare gli alberi che tornano verdi e ad annusare il profumo dei fiori, continuo insieme al mio gruppetto il percorso La via dell'artista, che non è un corso per imparare a disegnare o a fare 'lavoretti' né per diventare un'Artista, ma più semplicemente un cammino, fatto insieme perché così si fa meno fatica, per ri-ossigenare, ri-coltivare e rigenerare la creatività che è dentro ognuno di noi, nessuno escluso, e che possiamo - una volta tirata fuori - utilizzare nella nostra vita quotidiana per affrontare i vari problemi che la vita ci mette davanti.
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In autunno partiranno nuovi gruppi, se ti interessa scrivimi (lavinia@laviniabasso.it), o vai alla pagina del mio sito a curiosare.
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Una canzone
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Ti consiglio
Sempre in tema di creatività, uno dei consigli che do più spesso è quello di provare cose nuove - e ovviamente lo applico anche a me stessa. E' per questo che quest'anno ho deciso di fare un pezzo del cammino di Santiago, a piedi, in compagnia di una walking coach: Caterina Lazzarini. Caterina propone veri e propri "cammini di coaching", sulla via per Santiago ma anche in città: fossi in te darei un'occhiata - che a noi introversi camminare ci piace sempre...
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Sono una Job coach e una Life coach: il mio lavoro è aiutare le persone a essere soddisfatte e felici di ciò che fanno e di ciò che sono, aiutandole a trovare una nuova strada, sul lavoro e nella vita. Perché la strada giusta c’è, per ognuno di noi.
A volte però abbiamo bisogno di qualcuno accanto che faccia il tifo per noi, ci aiuti nella ricerca, ci aiuti a capire meglio cosa ci accade, creda in noi: quella sono io.
Sono sorridente, di poche parole ma sono molto brava ad ascoltare (perché sono un'introversa - ma questo lo sai già!)
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