Il mio lavoro è aiutare le persone a essere più felici. Il cambiamento che vuoi ottenere, il miglioramento che vuoi avere nella tua vita, il problema che non vuoi più o l’insoddisfazione che vuoi sconfiggere… è tutto un lavoro che devi fare tu, non lo posso fare io al posto tuo.
Seconda parte del percorso “La dieta della gioia” di Martha Beck, altri 5 piatti, altre 5 importanti attività da inserire nella tua giornata per trovare gioia. Se vuoi vedere i primi 5 il post lo trovi qui.
Come possiamo portare più gioia nelle nostre vite? E perché dovremmo quotidianamente impegnarci per farlo? Sarà faticoso? Probabilmente sì, all’inizio. Ma poi diventa un’abitudine, sana per di più!, con cui mettere in connessione la nostra mente conscia con il nostro sé profondo… può essere terrificante, avverte Martha Beck, partiamo?

Il mindset, o forma mentis, con cui vediamo noi stessi e il mondo non è un elemento immutabile ma può invece essere modificato – con un po’ di tempo e di impegno – da statica a dinamica, ovvero da un modo di pensare le capacità come qualcosa di innato al pensare che tali capacità si possono acquisire e sviluppare lungo tutta la nostra vita fino a raggiungere traguardi inaspettati.

Nel mio lavoro di coach incontro quotidianamente tante donne che vogliono cambiare lavoro e che sono insoddisfatte di quello che fanno, e quindi arrivano chiedendomi una mano per fare altro. Il problema che però riscontro molto spesso è che prima di mettersi alla ricerca di un nuovo lavoro hanno bisogno di capire meglio cosa non sta andando in quello in cui si trovano, e cosa possono fare per avere un approccio più adeguato, e quindi più utile per loro, sul lavoro. Quello che vedo maggiormente mancare è, insomma, una delle “fondamenta” necessarie per costruire qualsiasi cosa nella vita, ossia l’autostima.