Un modo per dare agli introversi maggiore energie e sanità mentale può essere quella che è stata definita come un attacco alla personalità (personality hacking), ossia adattare il proprio stile di vita alla propria personalità, in modo da funzionare meglio: invertire i giorni lavorativi e quelli festivi può essere una di queste strategie. Cosa significa di preciso?
[articolo tradotto da Introvert, Dear]
Significa che anziché uscire per fare attività sociali durante il weekend, come fa la maggior parte delle persone, pianificare le proprie attività sociali nelle serate dei giorni lavorativi e dopodiché bloccare il weekend per se stessi. Ecco perché dovreste provare anche voi – e come fare questo cambio con successo.
5 ottimi motivi per provarci
1. Raggruppa insieme tutte le interazioni sociali
Molte persone fanno orario d’ufficio e stanno in mezzo alla gente tutto il giorno, quindi pianificare le proprie attività sociali dopo il lavoro comporta farne abbastanza, e in giorni in cui sei già abituato a socializzare. in questo modo, non sei costretto ad accendere il tasto ‘sociale’ nel weekend, se non ne hai voglia. E hai quindi tutto il weekend per ricaricarti.
2. I ritrovi post lavoro sono più corti
Molte persone non staranno fuori fino a tardi visto che l’indomani si lavora – o almeno non ti giudicheranno se lo fai tu. Così questa diventa davvero l’attività sociale ottimale per un introverso, che ha generalmente poche energie per stare in mezzo alle persone. Potrai rimanere all’aperitivo o alla cena o al ritrovo per un’oretta, massimo due, e questo sarà considerato accettabile.
3. L’energia iperattiva degli eventi del weekend eccede la capacità neurologica degli introversi
In generale, i locali pubblici sono molto più affollati e rumorosi nel weekend. Per un introverso quindi, questa attività, fatta nei weekend, diventa insostenibile. Siamo fatti in modo tale da ricevere una minore ricompensa dopaminica da queste situazioni, e di converso siamo molti più stimolati. Quindi, mentre un estroverso diventa sempre più incandescente, l’energia dell’introverso si affievolisce sempre di più.
4. Gli eventi nei giorni feriali spesso prevedono gruppi più piccoli e attività significative
Poche persone sono in grado di partecipare a eventi ogni sera, e questo è un bene per gli introversi. I gruppi piccoli rendono più facile per un introverso interagire, ma di solito si accompagnano anche ad attività più significative, più serie, e questo è cibo per le menti degli introversi.
Il cervello degli introversi ha la parte frontale destra più attiva: questa area è coinvolta nell’empatia, nella riflessione, e nel significato emotivo. In più, avendo una materia grigia più ampia e spessa nella corteccia prefrontale, fa sì che l’introverso si immerga in pensieri più profondi e più astratti.
Questo non significa che passiamo il nostro tempo a filosofeggiare, certo che no. Gli introversi danno il meglio di sé in tutte le questioni che abbiano a che fare con una ricerca di significato, dall’assaporare nuove cucine al partecipare a dibattiti interessanti in città. I book club e i gruppi spirituali possono anch’essi soddisfare queste ricerche di significato. e ciò che lega tutte queste attività è che si svolgono meglio se sono fatte in piccoli gruppi e possono occupare una o due ore dopo il lavoro, prima di tornare a casa a un’ora ragionevole.
5. I weekend diventano periodi di ininterrotto self-care
Dopo una lunga settimana di lavoro e alcuni eventi serali post lavoro, il weekend diventa il tuo premio. Hai socializzato, hai lavorato, puoi dormire sereno e ricaricarti, te lo sei guadagnato!
I weekend sono ottimi momenti per ritirarsi e ricaricarsi. Gli introversi notano ogni singolo dettaglio, in special modo gli errori, perché la nostra corteccia prefrontale destra è piuttosto attiva. Questo fa sì che noi introversi siamo più consapevoli dei nostri errori, sia reali sia solamente percepiti. I nostri lobi frontali (che valutano i risultati) si accendono, e ciò significa che la nostra mente è superimpegnata a preoccuparsi di ciò che potrebbe succedere. Con questi fattori neurologici, è facile che il nostro sistema nervoso venga sopraffatto, ancora di più se siamo delle persone che soffrono di ansia sociale.
Invece il tempo da soli attiva dei diversi ‘sentieri’ neurologici che stimolano il sistema nervoso parasimpatico, e che ci aiutano a rilassarci e a abbassare il livello di cortisone e di adrenalina che ci ha investito durante la settimana. Ricaricarsi, leggendo, dormendo, pulendo la casa o altro, rimette a posto la nostra adrenalina, ci calma e ci rende felici. I weekend ci regalano periodi di tempo piuttosto lunghi di calma – diversamente dai giorni lavorativi – che ci permettono di ricaricare le pile molto meglio.
Come fare questo scambio
Programmare tutte le tue attività sociali durante i giorni feriali necessita di alcune astuzie e di una diversa priorità tra le varie attività. Avrai bisogno anche di un po’ di tempo per convincere le persone con cui stai socializzando ad ‘abboccare’. Ecco come:
1. Cura la tua cerchia
Una delle domande che mi vengono poste è: “E se vengo invitato a un evento?” Ovviamente, il mio scambio tra giorni feriali e giorni festivi non significa che divento un eremita! In qualche occasione, desidero assolutamente passare i miei weekend con le persone a cui voglio bene, e con le quali sono felice di condividere le mie energie.
Con questo pensiero chiaro in testa, insegno ai miei pazienti a disegnare degli “strati di cerchie”, come una cipolla, in modo da individuare chi è nello strato più esterno, chi in quello più interno, chi a metà strada (puoi avere tutti gli strati se vuoi!). Le persone che stanno dentro il tuo “inner circle” – nello strato più interno – sono quelle a cui più facilmente diresti sì durante i weekend. In tutti gli altri momenti, le persone nello strato esterno o in quello mediano sono quelle a cui dirai sì.
Ti senti in difficoltà a capire bene come suddividere la tua cerchia? Allora per prima cosa decidi che tipo di persone sono per te: salutari, tossiche o ambivalenti. Le relazioni “salutari” (quelle che ti nutrono, ndr) sono le uniche che val la pena mantenere, soprattutto per noi introversi che abbiamo limitate energie per interagire con le persone. E poi devi decidere quanto ti sono vicine queste persone salutari, ossia in quale strato le metti. Il mio amico e collega Dr. Jonathan Marshall suggerisce queste domande per decidere chi far rientrare nel tuo “inner circle”:
- Mi sento psicologicamente al sicuro con questa persona?
- Come mi sento quando sto con lei?
- Mi piaccio di più o di meno, come persona, quando sto con lei?
Quando ti prendi cura della tua cerchia, è importante riuscire a dire no. A volte è difficile allontanarci dagli altri perché ci hanno insegnato ad accontentare le persone, oppure sentiamo di non avere il permesso di farlo. Imparare a dire no con grazia è spesso il primo passo.
La executive coach Vanessa Bennett afferma che abbiamo dei crediti di energia limitati da spendere ogni giorno — quindi se li consumi con persone che non ti ravvivano, finisci per esaurirti. Stai creando un “disservizio” a te stesso e alle persone a te care, per le quali non avrai, o avrai molte meno, energie da spendere.
2. Abbraccia il “latergram” con tutto il cuore
Nell’era di Instagram c’è un sacco di pressione ad avere una vita sociale. Anche semplici domande come “Che cosa hai fatto questo weekend?” ci possono far sentire come se avessimo buttato via il nostro tempo (anche se ci ha fatto sentire bene). Trascorrere il proprio tempo a ricaricarsi non è né sexy, né cool, e come millenial, ricevo un sacco di commenti che implicano che non ho fatto niente di interessante o che sono rimasto in un pozzo deprimente se sono assente dai social da un po’ troppo tempo.
Il mio consiglio? Posta solo “latergrams.” Per gli introversi in modo particolare, aggiornare la propria vita online in tempo reale è estenuante, può farti sentire sotto i riflettori h24, 7 giorni su 7, e può compromettere il tuo divertimento nel farlo – con cui già combatti! Deciditi allora a ignorare il ‘necessario’ uso delle Storie su Instagram e accetta il fatto che posterai dopo, con i tuoi tempi, quando avrai le energie per farlo.
3. Guarda alle tue attività in solitaria con orgoglio
Un altro modo in cui ho aggirato il problema del “Non ho fatto niente questo weekend” è cambiare il copione. Perché la verità è che non è vero che non ho fatto niente! Mi sono ricaricato facendo le attività che amo. Sono orgoglioso dei miei hobby, che si tratti di coltivare le mie piante o di leggere nella mia stanza per ore.
Quando qualcuno mi chiede che cosa hai fatto nel weekend, non aver timore a raccontare tutte le cose significative che hai fatto a casa, da solo. Sii orgoglioso della tua abilità di apprezzare il tempo con te stesso.
4. “Questo è ciò che mi fa sentire bene” è una buona ragione
Alla fine della giornata, non hai bisogno di scusarti perché vivi il tipo di vita che fa per te. Trascorrendo del tempo da solo, recuperi tempo, significato e un sano benessere. Ti proteggi anche dal burnout.
Solo perché altre persone trascorrono il loro tempo in certi modi, non significa che tu debba fare altrettanto – né che il tuo stile di vita è meno efficace.