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Di lavoro, personal branding, cv


Newsletter Lavoro 15 ottobre 2019
Lavinia_Basso-Per il tuo lavoro
Ciao!

La cosa più interessante che mi è capitata questo mese di ottobre ancora a metà, e che avrà degli sviluppi anche nei prossimi, è che mi hanno chiesto di tenere delle lezioni in 3 corsi di formazione, sul tema 'Come ci si mette sul mercato: personal branding e cv' e io sono ovviamente molto contenta!
Ho anche partecipato all'Open Day di presentazione di questi corsi, che sono organizzati da Enaip Lombardia in ambito culturale, in particolare per Curatore di mostre di arte contemporanea, Social media manager per la cultura, Fundraising & Crowdfunding per la cultura.
Se hai meno di 29 anni e sei disoccupato, e ti piacerebbe lavorare in questo ambito, puoi dare un'occhiata: i corsi sono gratuiti, finanziati dalla Regione, e non sono ancora partiti (il primo comincia a novembre).
All'Open day c'erano un sacco di ragazzi giovani ovviamente, e io ho parlato di cosa fa di preciso un coach, e di come nel mio lavoro spesso mi capiti di lavorare sia per aiutare le persone a trovare una nuova strada lavorativa che gli dia più soddisfazione, sia per creare gli strumenti per 'ricercare' questa nuova strada, ossia un curriculum che sia efficace, e come si fa a scrivere un cv efficace, che sappia farsi notare, eccetera.
Questi miei pensieri sul cv hanno destato molto interesse, e fatto sollevare molte sopracciglia, soprattutto quando ho parlato dell'"orrido" formato europeo che ancora molti utilizzano per creare il proprio cv.

Il fatto che in molti abbiano sussultato mi ha fatto pensare che c'è ancora del lavoro da fare su questo tema, e ironicamente anche in settori come quello culturale in cui mi trovavo immersa quel giorno: come puoi pensare di fare un lavoro in ambito culturale, un ambito che per sua natura è dedito al bello, alla bellezza in ogni sua forma, e presentarti con un cv nel formato europeo? Triste, grigio, ingabbiato, brutto... ma perché? E come puoi far risaltare la tua unicità con un formato standard? E' una contraddizione in termini!
Il cv deve raccontare la tua storia, non è solo un elenco asettico (e anche un po' noioso) delle esperienze e degli studi che hai fatto.
Non è necessario usare termini burocratici (che nel nostro paese fanno tanto 'roba seria'), o peggio parlare in terza persona (orrore!) per avere un buon cv: è l'esatto contrario! Usa parole semplici, parla in prima persona e racconta bene e con passione quello che sai fare, quello che ti da soddisfazione, i risultati che hai raggiunto, cosa ti sei portato via, cosa hai imparato dalle esperienze che hai fatto.
Solo così puoi sperare di 'essere letto' dai selezionatori!
Il cv è il tuo biglietto da visita: deve attirare l'attenzione, sia nella forma, sia nella sostanza. Online si trovano un sacco di piattaforme per la creazione di cv graficamente carini, usale! (io uso canva.com, perché lo trovo facile facile anche per chi - come me - di grafica ne mastica davvero poco).
Ricordati di mettere sempre la foto, e una foto decente, che significa professionale al punto giusto: non necessariamente in giacca e cravatta ma sicuramente non una foto sulla spiaggia, né con gli occhiali da sole, né in costume, né una foto 'ritagliata' (tutte ipotesi reali, cose viste con i miei occhi!)
E infine, ricordati sempre che nel cv ci deve essere un ingrediente speciale, e quell’ingrediente speciale è la tua autenticità, sei tu, la tua storia professionale, come fai le cose fai. Perché ci saranno sempre concorrenti, ci saranno sempre persone che sulla carta hanno i tuoi stessi requisiti, hanno fatto i tuoi stessi studi e hanno le tue stesse competenze, e quindi non è su quello che si può concorrere: ma piuttosto sul come fai le cose che fai, sulla tua unicità.
Tutto chiaro?

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Gli ultimi post che ho pubblicato sul mio blog parlano di Cura di sé, Mal-essere al lavoro, Lasciare il lavoro senza Piano B (brrr), e di come alle volte confondiamo la nostra introversione con la stanchezza e l'apatia sul lavoro.
Buona lettura!

E Buon autunno!
Lavinia

Chi sono

Sono una Job coach e una Life coach: il mio lavoro è aiutare le persone a essere soddisfatte e felici di quello che fanno e di quello che sono, aiutandole a trovare una nuova strada, sul lavoro e nella vita. Perché la strada giusta c’è, per ognuno di noi.
A volte però abbiamo bisogno di qualcuno accanto che faccia il tifo per noi, ci aiuti nella ricerca, ci dica come fare per trovarla: quella sono io.
Se vuoi vedere cosa faccio, puoi dare un'occhiata alla pagina Per il tuo lavoro
Sono sorridente, di poche parole ma sono molto brava ad ascoltare perché sono un’introversa.

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