Mi ha molto colpito questa frase che ho sentito in una diretta di Martha Beck, una coach americana che seguo e che in questo periodo mi sta dando un sacco di spunti: ma cosa vuol dire esattamente? Ci dicono esattamente il contrario! Se sei sopraffatto è perché hai senz’altro molte (troppe) cose da fare ma anche perché non gestisci bene il tuo tempo, non sei organizzat*.

Secondo alcuni studi pubblicati negli Usa vi è un atto un fenomeno insolito e interessante: un deciso aumento del numero delle persone che scelgono di dimettersi per non tornare a una dimensione lavorativa pre-Covid che non riescono più a tollerare, soprattutto dopo aver provato le “gioie” (non sempre) dello smart working: la chiamano the Great Resignation.

Da quando ho cominciato a occuparmi di coaching, oramai più di 5 anni fa, e a lavorare come coach il mercato è molto cambiato: ci sono molti più coach, l’offerta è varia e variegata, ma ancora spesso le persone si e mi chiedono cosa si fa durante un percorso di coaching e come posso aiutarle a superare la difficoltà per la quale si rivolgono a me. Ossia come faccio quello che faccio.

Nell’Atlante delle emozioni umane, l’autrice Tiffany Watt Smith individua e descrive più di 150 emozioni umane. Se devo pensare alla mia capacità di dare un nome alle emozioni, e alle loro diverse sfumature, credo che arriverei con fatica a 20. La nostra scarsa, scarsissima preparazione nel campo delle emozioni la dice lunga sulla nostra capacità di interpretarle e gestirle in maniera proficua – e non distruttiva.

Strettamente connesso al tema dei desideri che vanno fatti (ri)emergere nelle nostra vite, di cui ho scritto in Dove sono finiti i desideri?, è il concetto di rischio: nessun desiderio (o quasi) potrà essere mai raggiunto senza una più o meno grande componente di rischio: la strada verso una vita piena di gioia è costellata da paure, e prima ce lo mettiamo in testa meglio è.
Per inseguire i nostri desideri dobbiamo passare attraverso gli inevitabili terrori che saltano fuori da chissà dove (chissà dove?) per farti fare un passo indietro.