Lavoro in proprio, nel senso proprio del termine, da quando sono coach, ossia dal 2016. Ma sono sempre stata una freelance e ho raramente lavorato come dipendente. Questa più recente esperienza, tuttavia, è stata decisamente la più formativa sia grazie alla natura del lavoro che svolgo – che è di per sé formativo e di crescita – sia perché effettivamente è stata la prima esperienza da “one (wo)man show”. E ho imparato davvero un sacco di cose.

Il mio lavoro è aiutare le persone a essere più felici. Il cambiamento che vuoi ottenere, il miglioramento che vuoi avere nella tua vita, il problema che non vuoi più o l’insoddisfazione che vuoi sconfiggere… è tutto un lavoro che devi fare tu, non lo posso fare io al posto tuo.
Come portare più gioia nelle nostre vite? E perché dovremmo quotidianamente impegnarci per farlo? Sarà faticoso? Probabilmente sì, all’inizio. Ma poi diventa un’abitudine, con cui mettere in connessione la nostra mente razionale con il nostro sé più profondo. Ecco i passi dal 6 al 10 secondo Martha Beck, autrice dell’omonimo libro.
#6 Premiati
Ogni giorno datti almeno 3 premi (!): uno per il rischio che hai preso, e due giusto per il fatto di essere te. Nessuna eccezione, nessuna scusa.
L’attività #5 è infatti molto impegnativa, la più impegnativa di tutte forse, e quindi è giusto riconoscersi un premio dopo averla svolta. E’ così che il nostro cervello, se ripetiamo la cosa più volte, si allena; inoltre la gratificazione a breve termine funziona (lo sanno bene i creatori dei social media!). Quindi i premi di cui ti parlo sono estremamente importanti nel nostro percorso, non si può farne a meno!
Come possiamo portare più gioia nelle nostre vite? E perché dovremmo quotidianamente impegnarci per farlo? Sarà faticoso? Probabilmente sì, all’inizio. Ma poi diventa un’abitudine, sana per di più!, con cui mettere in connessione la nostra mente conscia con il nostro sé profondo… può essere terrificante, avverte Martha Beck, partiamo?

Il mindset, o forma mentis, con cui vediamo noi stessi e il mondo non è un elemento immutabile ma può invece essere modificato – con un po’ di tempo e di impegno – da statica a dinamica, ovvero da un modo di pensare le capacità come qualcosa di innato al pensare che tali capacità si possono acquisire e sviluppare lungo tutta la nostra vita fino a raggiungere traguardi inaspettati.