Parlo spesso di lavoro – un tema caldo e molto sentito – e ho deciso di provare a raccontarlo anche al passato: cosa significava nella generazione dei nostri genitori, delle nostre madri in particolare? Com’era lavorare a Milano negli anni 50/60/70/80? In ufficio c’erano le stesse dinamiche, gli stessi rapporti uomo/donna? E fuori? Come si riusciva a conciliare famiglia e lavoro?
E comincio da… mia mamma!
Categoria: Storie di lavoro

“Lavoro fino ai 50 anni, poi smetto, vado in pensione”. “Come in pensione? A 50 anni???” “SƬ, beh, non vado proprio in pensione, però smetto di lavorare, basta”.
Questo mi ha detto giorni fa una cara amica, mentre chiacchieravamo in una sua – insolita e rarissima – giornata di ferie.
Non ĆØ una donna abituata ai colpi di testa, ĆØ una sensata, risoluta, grande lavoratrice dal giorno dopo la laurea, vent’anni di esperienza alle spalle, una donna che non si ĆØ mai fermata tra unāazienda e lāaltra di quelle che ha cambiato, che ha fatto sempre e solo 15 giorni di vacanza dāestate, che nella sua vita, per usare le sue parole, ha finora āsolo lavorato e studiato’. Aggiungo che si ĆØ sempre fatta un mazzo tanto, e il quadro ĆØ completo.