Rischiare

Strettamente connesso al tema dei desideri che vanno fatti (ri)emergere nelle nostra vite, di cui ho scritto in Dove sono finiti i desideri?, è il concetto di rischio: nessun desiderio (o quasi) potrà essere mai raggiunto senza una più o meno grande componente di rischio: la strada verso una vita piena di gioia è costellata da paure, e prima ce lo mettiamo in testa meglio è.
Per inseguire i nostri desideri dobbiamo passare attraverso gli inevitabili terrori che saltano fuori da chissà dove (chissà dove?) per farti fare un passo indietro.

Capacità introspezione introversi è una forza

La lista dei desideri

Nel mio precedente post ho proposto l’esercizio dei 30 desideri (se non l’hai fatto te lo consiglio caldamente). Se hai fatto fatica ad arrivare a 30, non ti preoccupare perchè non sei sol3, anzi sei in ottima compagnia: anch’io feci fatica la prima volta, e ne faccio ancora, ma meno dell’inizio sicuramente.
Però posso assicurarti che tutti fanno fatica: e c’e chi non arriva nemmeno a 10.
Come mai? Perchè ahinoi siamo abituati fin da piccoli a pensare che ‘volere’ – desiderare – è un’attività estremamente pericolosa.

Il Successo

Dove sono finiti i desideri?

Desiderare è un’attività molto difficile e alla quale non siamo – spesso – molto allenati.

La parola desiderio deriva dal latino desiderium, composto di de e sidera: la mancanze delle stelle. Mi piace questa origine, tra le diverse proposte, perché ha molto a che vedere con chi i desideri smette, quasi senza accorgersene, di inseguirli, perseguirli, pensarli e immaginarli. Cosa siamo, senza desideri?

Gioie e dolori di un multipotenziale

La parola multipotenziale è diventata molto di moda dopo che Emily Wapnick ne ha parlato nel suo Ted Talk, e identifica quelle persone che non hanno una sola vocazione nella vita, ma molte, e magari vogliono diventare esperti in un campo del sapere, ma poi vogliono passare oltre, spaziare, esplorare altri interessi. Ma c’è anche l’altro lato della medaglia, ossia non perdersi dentro questa esplorazione… come fare? E cosa distingue un multipotenziale (o anima rinascimentale, o scanner) da chi ha solo un po’ le idee confuse o è indeciso sulla strada da intraprendere?

perfezionismo

Little Miss Perfect ovvero “Del Perfezionismo”

Quante volte ti sei astenuta dal dire o più spesso dal fare qualcosa, in attesa che fosse “tutto a posto”? Quante volte hai rimandato, pensando che “ancora non ci siamo, c’è qualcosa che ancora…”? E quante volte hai abbandonato strada facendo un progetto, un’attività perché non era – secondo i tuoi standard – perfetto? Se queste volte sono state tante, hai un problema con il perfezionismo, che non è aspirare al meglio ma avere paura di sbagliare. Sei una “Little Miss Perfect” ed è ora di cambiare!

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