Non è facile arrendersi alla prospettiva che le cose non andranno come desideriamo né come avevamo pianificato, ma trovo che l’unico modo sensato (almeno per me) di sopravvivere e andare oltre è pensare al domani, a ciò che potrà essere in futuro. Perché un futuro, di certo, ci sarà!
E non sarà sempre così tragica! Sono ottimista di natura ma in questo periodo lo sono non tanto con riguardo alla società in cui viviamo, ma riguardo alla capacità degli uomini, degli esseri umani, di tirare un riga e ricominciare il proprio cammino. E’ successo tante volte nel corso della storia dell’umanità, succederà anche questa volta. Ma a parte il conforto di questa prospettiva a lunghissimo termine, è necessario averne una più a medio breve periodo, che mi permetta di non farmi prendere dall’ansia dell’oggi e mi faccia tenere la testa impegnata sulla costruzione del domani.
Questo anno, inutile che lo dica, per il mio biz è stato un anno di lacrime e sangue, anche se ha tenuto botta almeno fino a settembre/ottobre. Ora siamo tutti immobili, come congelati nell’attesa che accada qualcosa che ci ‘salvi’ da quel che ci accade (il vaccino, per dire). Ma nel mentre, dobbiamo vivere. Visto che le cose vanno come vanno e sono quindi piuttosto fuori dal mio controllo, e visto che questo mi mette normalmente una certa ansia, ho cominciato già da inizio ottobre – quando comincia a essere evidente che i numeri aumentavano e che ci sarebbe stata una seconda ondata della pandemia, al da farsi. Posto che i miei clienti sono, giustamente, molto impegnati a sopravvivere a questa fase, io che faccio?
Fondamentalmente ho deciso di fare tre cose:
Rimettermi a studiare
Mi è successo diverse volte nella vita di trovarmi in crisi, di non saper cosa fare, di stare male in una certa situazione lavorativa, di volere fare qualcosa ma non sapere bene cosa. Ecco questa volta sotto certi aspetti le cose vanno molto meglio, sotto certi altri mi sento sotto la spada di Damocle.
Eh no! Stavolta mi sposto da lì sotto, e lo faccio ri-qualificandomi: ho un sacco di libri di lavoro da leggere e studiare, qualche corso online comprato mesi fa (anche anni fa) da fare, e mi sono iscritta anche nuovamente a un Master di perfezionamento, per acquisire nuove competenze che mi serviranno domani: un Master in intelligenza emotiva.
Se mi segui su Instagram (sono laviniacoach), puoi vedere cosa sto leggendo, studiando, imparando.
Prendere del tempo per me
Anche se le forme non sono sempre ben chiare, sicuramente intendo dedicarmi del tempo per scoprire e riscoprire le cose che mi piace fare e che mi danno serenità e calma. Questa storia del self care è da un po’ che mi frulla in testa, non sempre ci riesco ma per fortuna sono testarda e insisto. Quest’anno la parte più grande del mio self care è stata leggere Simple Abundance e creare un gruppo su FB dove parlarne, commentare, scambiarci opinioni.
Nel 2021 vorrei davvero continuare a farlo, e sto cercando un altro libro che possa prendere il posto di Simple Abundance (anche se non sarà affatto semplice!!!).
Vorrei anche disegnare, colorare, fare lavoretti con le mie figlie, guardare film da sola.
Fare qualcosa di nuovo
…per vedere come reagisco, per la voglia di scoperta, e per lanciarmi una sfida, che è una cosa che mi carica sempre. Al momento, e credo anche in futuro, procedo a piccoli passi e comincio da: mangiare cose diverse dal solito, che è un altro modo per dire ‘fare una dieta’, ma questa volta mangio davvero cibi per me un po’ diversi dal solito… vediamo!
Poi cercare di fare vita un po’ separata, per quanto ci è consentito, dal resto della famiglia: avevo in mente dei weekend, ma sono andata lunga ed è arrivato il lockdown. In compenso prima che iniziasse ho fatto qualche giorno in solitudine per caricarmi e prepararmi. Fin qui ha funzionato. Abbiamo anche in mente di fare 2 in un posto e 2 in un altro (io+figlia e marito+figlia), appena possibile lo facciamo; è un esperimento ma anche un modo per salvaguardare la nostra sanità mentale.
Sempre su Instagram se cerchi #trecosenuove, puoi vedere alcune delle cose che ho fatto, raccogliendo la sfida di Accademia della felicità.
Insomma: diversifico. Non ho voglia né di piangermi addosso né di farmi venire le ansie sull’andamento del mio biz (anche se ci penso eh, sia chiaro!) né entrare nella spirale dell’ansia dovuta al bombardamento di notizie: voglio concentrarmi su altro, su di me.
Perché è quello di cui ho bisogno in questo momento.
Qui nel blog
Anche questo blog subirà qualche modifica: scriverò un articolo ogni 15 giorni, un ritmo più lento che assecondi l’andamento di questo periodo.
Le mie due newsletter, invece, Il lavoro che fa per te esiste! e la Niuzletter degli introversi, continueranno a marciare con lo stesso ritmo, mensile: il 15 del mese la prima, l’ultimo del mese la seconda. Se ti vuoi iscrivere, a una o a entrambe, puoi farlo da qui: