Avrai di certo letto molti articoli che suggeriscono a chi cerca un nuovo lavoro di crearsi un network, una rete di conoscenze insomma, ma come fare concretamente? Come muoversi? E se non mi piace per niente fare network?
Diciamo subito che le possibilità di cambiare lavoro grazie all’invio massiccio di cv non sono tantissime: ecco perché ti serve un network e se non ti piace, beh, forse è arrivato il momento di cambiare idea!

Come si fa rete?

Come si fa quindi? Come ci si crea una rete di conoscenze che possa darci una mano quando siamo alla ricerca di un nuovo lavoro? Le opzioni base sono tre: dal vivo oppure online, oppure ancora le due combinate assieme (l’optimum), ma siccome non siamo tutti uguali e non a tutti piacciono le stesse cose, credo che ognuno debba scegliere la strada che sente più adatta a sé, che potrà intraprendere quindi sentendosi più a suo agio ed arrivando ad essere in definitiva più autentico e più efficace. Ad alcuni riesce anche bene ‘mettersi una maschera’ e comportarsi in modo diverso da quella che è la propria indole (penso a un introverso che si butta nella mischia a fare networking alla maniera estroversa – e su questo argomento puoi leggere questo mio post) e se per te è ok così, bene. Anzi: massimo rispetto! Ma in linea di massima credo che la cosa più semplice sia seguire la nostra natura, magari in alcune situazioni forzare un po’ la mano, ma non esagerare al punto di arrivare a dirsi: mai più!

Perché crearsi un network?

Ti sarai senz’altro accorto che spedire il tuo curriculum in giro, un po’ a pioggia, non porta a grandi risultati. Secondo una recente ricerca condotta da Silkroad, infatti, la maggior parte delle assunzioni (più del 50%) avviene a seguito di un ‘referral’ ossia una segnalazione da parte di una persona già dipendente dell’azienda che ha aperto la ricerca.
‘Cerchiamo un grafico per fare questo e quest’altro’ ‘Ah! Ma sai che una mia amica è proprio brava a fare quella cosa lì? Ti faccio vedere i biglietti da visita che mi ha fatto…” (esempio stupido ma reale).
Come si fa a ‘essere segnalati’? A essere oggetto di segnalazioni di questo genere? Facendo network. Creandosi una rete. Quindi se finora non l’hai fatto, beh, devi rassegnarti: è ora di cominciare a farlo.

Ecco alcuni consigli su come muoversi:

  1. Comincia a chiederti cosa ti fa sentire più a tuo agio, e cosa ti viene più facile: di persona o online (ossia, fondamentalmente, su Linkedin)
  2. Una volta capito questo, e se hai scelto di fare networking di persona, decidi a quanti eventi vuoi/puoi partecipare in un mese: questo dipenderà da tanti fattori, tra cui se stai cercando attivamente un nuovo lavoro, se ti stai guardando solo attorno, se vuoi solo sentire cosa gira in giro, ecc. ecc. Fai una prova per un mese e vedi come va: sei soddisfatto degli eventi a cui hai partecipato? Hai conosciuto persone interessanti? Erano invece troppi? Oppure ancora devi selezionare meglio il tipo di eventi cui partecipare? Fai un bilancio e pianifica il prossimo mese. Fare network è un lavoro, ma pianificarlo rende tutto più ‘leggero’.
  3. Se decidi invece che Linkedin è il tuo mezzo, più sotto in questo post ti do alcuni suggerimenti su come fare
  4. Se vuoi fare un po’ di questo e un po’ di quello: ottimo!, hai tutta la mia ammirazione. Fai solo attenzione a non esagerare!

Cosa fare per fare networking su Linkedin

A gennaio 2018 mi sono posta l’obiettivo di arrivare a 500 collegamenti su Linkedin, partendo da 263. Oggi ne ho 508. Come ho fatto? Niente di straordinario, ma un piano chiaro in testa: volevo arrivarci. Così mi sono impegnata ‘a stare’ su Linkedin: ho pubblicato i miei post, ho commentato i post di altri, ho condiviso le cose che trovavo interessanti, e sono arrivate un sacco di richieste di collegamento (pian piano eh?), e altre ne ho fatte io di richieste. E così, un passo alla volta (questa è la mia personalissima modalità) sono arrivata fin qui. L’incremento è stato direttamente proporzionale al mio impegno: quando c’ero, i risultati arrivavano. Quando non ci stavo, tutto si fermava. Questo vale un po’ per tutto, a dire il vero. Ma ho notato una cosa: le persone con cui sono entrata in collegamento avevano voglia di scambiare qualcosa, fosse solo un’opinione generica su qualcosa, o sapere qualcosa di più sul mio lavoro – e io sul loro, anche se è lontano mille miglia dal mio. Vogliono capire, perché se capisci le cose – e le persone – ti restano in testa più facilmente. Così rispondo ai messaggi privati e commento quando ho qualcosa da dire.

La curiosità funziona, insomma. Così come fare i complimenti a una persona per qualcosa che ha scritto, non limitarsi a ‘consigliarla’ o a condividerla, perché in fondo il mondo online non è poi così diverso da quello offline: a tutti fa piacere che a qualcuno interessi ciò che stiamo dicendo o facendo, a tutti fa piacere un complimento sincero.

E come dice la grandissima Maya Angelou: “le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le persone possono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire”.

Come fare networking su Linkedin (Pro)

Fin qui è piuttosto semplice, o meglio, è quello che mi sento di consigliare a chi genericamente e senza fretta vuole allargare il suo network. Ma se invece avessi fretta? Se desiderassi cambiare lavoro? Se volessi andartene al più presto, o comunque in tempi ragionevoli, da dove sei?
Allora credo che dovresti schiacciare decisamente l’acceleratore, facendo sostanzialmente tre cose:

  1. pensare a dove vuoi andare a lavorare, in quale azienda o in quale settore, e cominciare a collegarti con un po’ di persone che lavorano lì, possibilmente con un messaggio di invito che non sia quello predisposto da Linkedin ma più personalizzato: fai capire a chi riceve il messaggio che non stai sparando nel mucchio, a caso, ma che vuoi proprio ‘parlare’ con lei/lui.
  2. cercare di ‘farti notare’ scrivendo dei post su Linkedin (sì, è possibile!) che possano suscitare l’interesse di qualcuno del settore o dell’azienda in cui vorresti (provare ad) andare, e commentare post di altri che trattino argomenti relativi. Esempio: voglio andare a lavorare nell’azienda X che si occupa di moda, scrivo qualcosa o commento qualcosa scritto da altri su quell’argomento; voglio andare verso il design scrivo o commento qualcosa sul Salone del Mobile, e via così. Le interazioni funzionano, e potresti incappare in ulteriori persone con cui collegarti.
  3. (e forse prima di fare la n. 1 e 2) metti seriamente mano al profilo Linkedin, aggiornalo, scrivi un bel sommario (la frasetta che identifica ‘cosa fai’, e che appare appena sotto il nome, Job title in inglese), scrivi un bellissimo e godibilissimo riepilogo (1-2 paragrafi in cui racconti chi siete professionalmente parlando), la traduzione in inglese del profilo se cerchi lavoro all’estero e/o in un’azienda e/o settore internazionale, e via così. Rendeti unico, insomma. E fai in modo che chi capita sul tuo profilo Linkedin non scappi a gambe levate.

 

Se poi vuoi una mano per rivedere il tuo profilo Linkedin puoi dare un’occhiata al mio servizio Riparti da Linkedin.

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